Economia

Sale il rendimento dei titoli di Stato italiani: quello del Btp decennale ai massimi dal 2013. Lo spread Btp-Bund supera i 250 punti

La prima asta post voto ha visto il rendimento dei Btp Short Term salire al 3,27% da 1,86% e quello dei Btp indicizzati all’inflazione passare da 1,37 a 2,45%. Intanto da Bruxelles la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha ufficializzato il via libera del pagamento della seconda rata di fondi per il Recovery plan: 21 miliardi

Il differenziale di rendimento tra i Btp decennali italiani e gli omologhi tedeschi, i Bund, ha sfondato martedì la soglia dei 250 punti base salendo fino a 255 punti, in rialzo di 12 punti rispetto alla chiusura di ieri per poi concludere a 251 punti. È un indicatore del “rischio Italia” percepito dai mercati, che appare in salita dopo il risultato delle elezioni. Anche se i maggiori analisti davano per scontato l’esito del voto e sono concordi nel ritenere che il primo vero banco di prova su cui giudicare il nuovo esecutivo sarà la legge di Bilancio. Nel frattempo la Commissione Ue, dopo aver verificato il raggiungimento degli obiettivi previsti per il primo semestre del 2022, ha ufficializzato il via libera alla seconda tranche di fondi per il Recovery plan per l’Italia: si tratta di 21 miliardi di euro.

Il tasso pagato dal titolo del Tesoro con scadenza a 10 anni ha raggiunto il 4,73% ai massimi dal 2013. La prima asta di titoli post voto ha visto il rendimento dei Btp Short Term (scadenza maggio 2024) salire al 3,27% da 1,86%. Il Tesoro ne ha venduti per 2,5 miliardi. Sono stati inoltre collocati 1,25 miliardi di Btp indicizzati all’inflazione a 10 anni (scadenza maggio 2033) con un rendimento del 2,45% dall’1,37% precedente. Sul mercato obbligazionario europeo è comunque in atto una generalizzata tendenza al rialzo legata ai timori di recessione e alle mosse della Bce per contrastare l’inflazione. Per gli stessi motivi, a cui si aggiunge il rialzo del prezzo del gas, anche i listini azionari europei a fine mattinata sono andati in sofferenza, per poi recuperare.

Intanto da Bruxelles la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha annunciato che “la Commissione ritiene che l’Italia abbia compiuto progressi sufficienti nell’attuazione del suo piano Pnrr per ricevere un secondo pagamento da NextGenerationEU. Dopo il via libera degli Stati membri, l’Italia riceverà 21 miliardi di euro. L’Italia sta dimostrando un continuo e importante impulso alle riforme in settori chiave, come il pubblico impiego e gli appalti pubblici. Congratulazioni, Italia, e continua a lavorare bene! La Commissione è al vostro fianco”. Il commissario Ue per l’Economia, Paolo Gentiloni, ha aggiunto che “spetterà al prossimo governo italiano fare ogni sforzo per cogliere questa opportunità. È fondamentale onorare gli impegni rimanenti dell’Pnrr per realizzare il cambiamento strutturale necessario per indirizzare l’economia italiana su un percorso di crescita forte e duratura”.