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Crisi degli oppioidi negli Usa, le catene di farmacie Walmart, Cvs e Walgreens condannate a pagare 650 milioni di dollari

Il risarcimento servirà a sostenere parte dei costi per combattere l’epidemia di dipendenza dai medicinali a base di oppio e le conseguenti morti per overdose. Lo scorso novembre una giuria aveva stabilito la responsabilità delle tre catene a causa delle politiche di scarso controllo sulle vendite di questi medicinali antidolorifici

Un giudice americano ha condannato tre delle principali catene di farmacie degli Usa – Walmart, Cvs e Walgreens – pagare 650 milioni di dollari per il loro ruolo nella crisi degli oppioidi che ha causato la morte per overdose di quasi mezzo milione di persone solo tra 1999 e 2019. A febbraio Johnson&Johnson e tre importanti distributori farmaceutici avevano accettato di versare 26 miliardi di dollari in risarcimenti da utilizzare per interventi di sanità pubblica utili a gestire l’emergenza.

La sentenza del giudice federale di Cleveland stabilisce che Walmart, Cvs e Walgreens dovranno pagare nei prossimi 15 anni un totale di 650 milioni di dollari a due contee dell’Ohio per compensare per i costi per combattere l’epidemia di dipendenza dai medicinali a base di oppio e le conseguenti morti per overdose. Lo scorso novembre la giuria aveva stabilito la responsabilità delle tre catene di farmacie a causa delle politiche di scarso controllo sulle vendite di questi medicinali antidolorifici, che danno un’enorme dipendenza. Le due contee avevano in effetto chiesto un risarcimento miliardario, ma il giudice Dan Polster ha stabilito che le tre compagnie debbano essere considerate solo parzialmente responsabili e quindi ha ordinato il pagamento di risarcimenti più contenuti.

Le tre catene faranno comunque appello. Negano ogni responsabilità dal momento che i medicinali venivano venduti dietro la presentazione di una prescrizione medica. “Invece di affrontare la vera causa della crisi degli oppiodi, come i laboratori delle false prescrizioni, e le entità di controllo dormienti, gli avvocati dei ricorrenti hanno sostenuto erroneamente che i farmacisti avrebbero dovuto contestare le prescrizioni dei medici in un modo non previsto dalla legge”, ha dichiarato Walmart in una nota.