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Ucraina, lo storico D’Orsi a La7: “Stiamo correndo verso la 3ᵃ guerra mondiale, dobbiamo fermarci ora”. Scontro con la politologa Mikhelidze

Lavrov, al di là della propaganda, ha esposto un pericolo reale: noi corriamo il rischio di andare verso una terza guerra mondiale. E trovo veramente bizzarro che questo rischio venga sottovalutato. Non sarà una guerra atomica, però è necessario che qualcuno fermi questa corsa”. È l’allarme lanciato a “Dimartedì” (La7) dallo storico Angelo D’Orsi, che aggiunge: “Mi sembra strano che in un Paese cattolico come il nostro si sia data così scarsa attenzione alle parole del Santo Padre. Io, che non sono cattolico, credo che dovremo dare più ascolto al Papa, perché il pericolo è reale”.

D’Orsi, come Luciano Canfora, paragona la situazione attuale a quella che precedette la prima guerra mondiale nell’estate del 1914: “Allora nessun Paese sulla scena geopolitica mondiale pensava che sarebbe scoppiata una guerra dopo l’attentato di Sarajevo del 28 giugno del 1914. Ma tutti hanno alzato un po’ l’asticella e sono finiti dentro il conflitto mondiale senza rendersene conto. Sul famoso “rischio 1914” – continua – c’è una letteratura storiografica importante. Bisognerebbe che i politici studiassero i libri di storia, ma purtroppo non li studiano. E questo è grave, perché la politica ha bisogno del sostegno della storia, perché altrimenti vive in un eterno presente. La storia ci dà degli insegnamenti. Attenzione, siamo davvero sull’orlo del baratro. Quindi, come dice il Papa, fermiamoci ora”.

Le parole dello storico sono accolte con un lungo applauso del pubblico in studio. Qualche minuto dopo, D’Orsi si rende protagonista di una vivace polemica con Nona Mikhelidze, politologa georgiana dell’Istituto Affari Internazionali.
La miccia dello scontro è la posizione granitica di D’Orsi contro l’invio delle armi in Ucraina. “Questa è una guerra in cui l’Ucraina viene usata come territorio bellico. In realtà, è una guerra tra Russia, Nato e Stati Uniti a spese della popolazione ucraina. Vogliamo capirlo? Dobbiamo fermarci, perché stiamo facendo del male all’Ucraina”
“Veramente quello di cui parla lei è colonialismo – insorge Mikhelidze – Sta dicendo che l’Ucraina non è soggetto delle relazioni internazionali. Lei, e non solo lei, sta facendo una proiezione colonialista”.
“Ma non usi parole fuori luogo – ribatte D’Orsi – Non dica stupidaggini”.
“Le stupidaggini le dice lei – sbotta la politologa – E purtroppo non solo lei nel dibattito italiano”.