Capitoli

  1. Piacere di conoscerti, il film di Laura Pausini: “Da due anni non riesco a finire il disco, sono molto suggestionata da quello che sta succedendo. Marcello? Era il nome del fratello che non ho mai avuto”
  2. “DURANTE IL LOCKDOWN MI SONO POSTA MILLE DOMANDE”
  3. “UN GIORNO DOVREMO CAPIRE SE SIAMO STATI FELICI”
  4. “I GIOVANI NON SONO EDUCATI ALLA SCONFITTA”
  5. “MARCELLO ERA IL NOME DEL FRATELLO CHE NON HO MAI AVUTO”
  6. “DA DUE ANNI NON RIESCO A FINIRE UN DISCO”
Attualità

“DA DUE ANNI NON RIESCO A FINIRE UN DISCO” - 6/6

Quello che colpisce di “Laura Pausini – Piacere di conoscerti” è lo sviluppo narrativo con l'artista non famosa e il lato fragile e il senso di solitudine che emergono da chi ha vissuto, invece, una esistenza piena di premi e successi planetari. Non è solo un biopic, un racconto della vita e della carriera della Pausini con molti risvolti inediti, ma è anche un film che vede al centro la stessa artista calarsi nei panni di sé stessa madre single, ceramista e cantante di pianobar. Un bel viaggio introspettivo

“Non sono capace di finire un disco da due anni e non mi è mai successo. Parto sempre da una idea, dal titolo dell’album per sviluppare le canzoni. Ma sono molto suggestionata da quello che sta succedendo, dalla pandemia, dalla guerra e anche da mia figlia che mi osserva. Sto diventando pudica nei miei pensieri per lei. Sono arrabbiata con me stessa e non mi sblocco. Quest’anno mi hanno proposto tante cose tra cui Eurovision e dobbiamo recuperare l’evento ‘Una. Nessuna. Centomila. Il Concerto’ dell’11 giugno, già rimandato per il Covid. Mi rimangono giorni liberi a fine maggio, ma come faccio a uscire a ottobre? Non ne avrei il tempo se si pensa che per incidere un vinile ci vogliono, al momento, tre mesi”.