Scuola

Maturità 2022, Bianchi firma le ordinanze: confermata la seconda prova scritta. Si torna all’esame pre Covid, cambia solo il punteggio

Alla fine il ministro dell’Istruzione non ha dato ascolto agli studenti, che si sono mobilitati per settimane chiedendo che fosse mantenuta la modalità del 2021 (tesina più orale) viste le difficoltà dovute alla pandemia. Invece l'unica apertura riguarda il riequilibrio tra credito scolastico ed esame, oltre alla predisposizione del secondo elaborato affidata alle singole scuole. Ecco come funzionerà

Alla fine il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha tirato dritto per la sua strada: la maturità 2022 avrà un doppio scritto. Oggi l’inquilino di viale Trastevere ha firmato le ordinanze tanto attese dagli studenti che dovranno eseguire gli esami di Stato. A nulla è valsa la mobilitazione per settimane dei giovani che chiedevano al professore ferrarese di eliminare il secondo scritto. Bianchi non ha tenuto in considerazione nemmeno il parere del Consiglio superiore della pubblica istruzione che chiedeva di togliere ogni scritto alle medie e di abolire la seconda prova per i maturandi. L’unico appello colto dal ministro è stato quello dei giovani delle Consulte studentesche che hanno chiesto di equilibrare il punteggio tra credito scolastico ed esame. Si torna, quindi, ad una situazione pre Covid senza alcuna accondiscendenza agli appelli dei ragazzi che avrebbero voluto un esame “light” almeno come quello del 2021 (tesina più orale). Nulla da fare. Per le superiori, l’esame sarà composto da una prova scritta di italiano, da una seconda prova sulle discipline di indirizzo e dal colloquio.

Si parte il 22 giugno con il “classico” tema, sette tracce con tre diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità. Il giorno dopo sarà la volta della seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che avrà per oggetto una sola disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. Ad esempio, lingua e cultura latina per il classico; matematica per lo scientifico. Per andare incontro agli studenti, la predisposizione dell’elaborato, quest’anno, sarà affidata alle singole scuole, in modo da tenere conto di quanto effettivamente svolto, vista la situazione pandemica. Il tutto funzionerà in questo modo: entro il prossimo 22 giugno i docenti che insegnano la disciplina oggetto del secondo scritto, e che fanno parte delle commissioni d’esame di ciascuna scuola, dovranno elaborare tre proposte di tracce. Lo faranno sulla base delle informazioni contenute nei documenti predisposti dai consigli di classe. Tra queste proposte sarà sorteggiata, il giorno della prova, la traccia che sarà svolta da tutte le classi coinvolte.

Infine, ci sarà la prova orale. Il colloquio partirà con l’analisi di un testo o un documento o un problema scelto dalla commissione. Agli studenti saranno fatte anche domande in merito all’educazione civica e attraverso una breve relazione o un lavoro multimediale, lo studente presenterà anche le esperienze fatte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. Per quanto riguarda la valutazione finale resta in centesimi: al credito scolastico sarà attribuito fino a un massimo di 50 punti; gli altri cinquanta (al posto dei 60 dello scorso anno) saranno per le prove d’esame. Per quanto riguarda l’esame di terza media, invece, sono previste due prove scritte: la prima di italiano e l’altra di matematica. Resta anche l’orale dove i professori faranno domande sulla lingua inglese; sulla seconda lingua e sull’educazione civica.

“Abbiamo lavorato ai testi tenendo fermo un punto: siamo nelle condizioni di tornare progressivamente alla normalità. Non siamo ancora fuori dalla pandemia, dobbiamo ricordarcelo, ma quest’anno – spiega il ministro Bianchi – grazie ai vaccini e alle misure di sicurezza decise dal governo, abbiamo garantito la continuità della scuola in presenza, fin dal primo giorno”. La maturità quest’anno coinvolgerà 480mila ragazzi ai quali il ministro dice: “Non devono avere paura di non farcela. Continueremo a sostenere le scuole, le ragazze e i ragazzi, accompagnandoli verso questo traguardo con tutti gli strumenti a nostra disposizione”.