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Assegno unico, già arrivate 110mila domande all’Inps. Il beneficio per chi ha figli a carico sostituisce bonus e detrazioni

La prestazione sarà pagata a partire dal prossimo marzo, con conguaglio per i primi due mesi dell'anno. Il nuovo strumento nasce come universale, destinato quindi ai lavoratori dipendenti che finora hanno usufruito delle detrazioni, ma anche agli autonomi, che non ne potevano approfittare, ai pensionati e ai disoccupati. Vale tra i 50 e i 175 euro al mese per ogni figlio

Sono 110mila le domande di assegno unico ricevute on line dall’Inps nelle prime 48 ore di “vita” del nuovo aiuto per le famiglie con figli. Le richieste possono essere inoltrate dall’altro ieri. La misura accorpa e sostituisce tutti i precedenti sostegni per chi ha figli, quindi le detrazioni e i vari bonus, con l’unica esclusione di quello per gli asili nido. L’assegno viene erogato per figli a carico fino al 21esimo anno di età (nessun limite di età per i figli disabili). La prestazione sarà pagata a partire dal prossimo marzo, quando arriverà anche il conguaglio per i primi due mesi. Il nuovo strumento nasce come universale, destinato quindi ai lavoratori dipendenti che finora hanno usufruito delle detrazioni, ma anche agli autonomi, che non ne potevano approfittare, ai pensionati e ai disoccupati.

Tutti i cittadini italiani o europei o con permesso di soggiorno, residenti in Italia da almeno due anni e che qui pagano le tasse, possono presentare richiesta, senza limiti di età per i figli disabili. L’importo varia da 50 a 175 euro al mese a seconda della condizione economica della famiglia calcolata in base dell’Isee, dell’età e del numero dei bambini o ragazzi presenti nel nucleo e di eventuali situazioni di disabilità. La domanda può essere inoltrata da uno dei due genitori, a prescindere dalla convivenza con il figlio, direttamente sul sito Inps tramite Spid, carta di identità elettronica o carta dei servizi, chiamando il contact center o attraverso i patronati. Dopo i 18 anni, la domanda può essere inoltrata anche direttamente dai figli che possono chiedere il beneficio diretto della quota di assegno loro spettante, compresa tra i 25 e gli 85 euro al mese. Sul sito dell’Inps è disponibile la “Simulazione Importo Assegno Unico”, che permette di calcolare l’importo mensile del nuovo sostegno. Il simulatore è accessibile liberamente ed è consultabile da qualunque dispositivo mobile o fisso. Non sono, infatti, richieste credenziali per il suo utilizzo

In caso di ritardo contenuto, per le domande cioè che saranno presentate fino al 30 giugno 2022, l’assegno unico spetterà con tutti gli arretrati a partire da marzo. Perderà il vantaggio invece chi tarderà ulteriormente. Per le richieste presentate dal primo luglio in poi, infatti, l’assegno partirà dal mese successivo a quello di presentazione e sarà determinato sulla base dell’Isee valido al momento della domanda. L’assegno massimo andrà a chi ha un indicatore economico Isee inferiore a 15mila euro, quello minimo a chi si trova sopra la soglia dei 40.000 euro. Per ottenerlo, è possibile recarsi ai un Caf o richiederlo online sul sito internet dell’Inps (sempre tramite Spid, carta di identità elettronica o carta nazionale dei servizi), scegliendo la modalità ordinaria o precompilata. Non si tratta però di una condizione indispensabile per ottenere il sostegno. L’importo minimo di 50 euro al mese sarà erogato infatti anche alle famiglie che non lo presenteranno.