Capitoli

  1. I 10 libri da regalare e leggere a Natale: da Paolo Cognetti a Elena Ferrante, ecco i nostri consigli
  2. Fernando Aramburu – I rondoni (Guanda)
  3. Calaciura, Camilleri, Cataluccio, Gimenez-Bartlett, Manzini, Recami, Stassi – Storie di Natale (Sellerio)
  4. Peter Mason – Il caso del cane marrone (VandA Edizioni)
  5. Elena Ferrante – I margini e il dettato (edizioni e/o)
  6. Anton Giulio Mancino /Pino Donaggio – Come sinfonia (Baldini+Castoldi)
  7. Massimo Benvegnù/Mattia Bertoldi – Andare a scuola Hollywood (Las Vegas edizioni)
  8. Pietro Castellitto – Gli iperborei (Bompiani)
  9. Georges Simenon – Il signor Cardinaud (Adelphi)
  10. Eleonora Daniele – Quando ti guardo negli occhi, storia di Luigi mio fratello (Mondadori)
Cultura

Calaciura, Camilleri, Cataluccio, Gimenez-Bartlett, Manzini, Recami, Stassi – Storie di Natale (Sellerio) - 3/10

Va bene è una riedizione di un volume del 2017 ma il parterre de roi di letteratura italiana (e non) è da urlo. Intanto si sa, in questi casi il “Natale” è un pretesto, anzi una sorta di paratesto perché poi ogni autore ci mette del suo per uscire dall’obbligo tematico. Intanto sul podio finisce il racconto febbrile del carcerato inchiodato su una nave vaporetto instabile la notte di un Natale qualsiasi di Fabio Stassi. Poi il Natale con i tuoi di Francesco Recami, un surreale, grottesco non viaggio alla vigilia di Natale per una comitiva improvvisata, passeggeri di un volo Bologna Palermo che non vuole partire causa maltempo, e che diventa un’odissea innevata e inattesa al classico valico dell’Appennino tosco-emiliano. E infine Giuseppe Calaciura, astro già meravigliosamente nato ma perennemente nascente, con una favola dolce e rude attorno al mistero della nascita di Gesù e a un presepe che si anima. Che ci siano anche Camilleri, ad aprire il volume con una sua non proprio usuale narrazione epico ittica marittima di tal Tridicino, e la Gimenez-Bartlett, a chiuderlo, con un Natale inusuale e triste per il protagonista del suo raccolto racconto, un uomo separato che per le feste non potrà vedere la figlia malata, è il velo di zucchero versato sul soffice pandoro. Stecca un filino Manzini con una comicità finanche retriva, ma capita. Operazione collettiva, comunque, per nulla scontata e banale. Avercene.