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Ambra Angiolini non si presenta al Salone del Libro e valuta un’azione legale contro Striscia la Notizia: “Illegittima intromissione e spettacolarizzazione”

I legali dell'attrice "valuteranno ogni migliore iniziativa a tutela della loro assistita". Nel mentre Ambra dà forfait al Salone del Libro, ecco le parole del direttore di Einaudi Stile Libero, Paolo Repetti: "Decisione presa per sottrarre lei e la figlia al clamore mediatico di questi giorni"

Il ‘caso’ del Tapiro d’Oro ad Ambra Angiolini si infittisce di dettagli e retroscena. Stando a quanto riportato dal Corriere, infatti, gli avvocati dell’attrice romana – Valeria De Vellis e Daniela Missaglia – ieri 16 ottobre hanno dichiarato in una nota che “valuteranno ogni migliore iniziativa a tutela della loro assistita in considerazione dell’illegittima intromissione e conseguente spettacolarizzazione di una vicenda privata e dolorosa da parte del Signor Valerio Staffelli (inviato di Striscia la Notizia, ndr)”.

I due avvocati hanno contestato anche il comunicato con cui il programma — in risposta alla ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti — aveva affermato che Angiolini fosse in un certo senso “consenziente”. Dopo la pubblicazione della nota dei legali, Striscia ha pubblicato una replica, nella quale a “parlare” è sempre il Tapiro d’Oro, in prima persona: “Mi sono limitato a raccontare quello che è visibile a tutti nel filmato pubblicato sul nostro sito, a prova di ogni smentita. È evidente la volontà di trasformare l’episodio in una telenovela”. E se Massimiliano Allegri ha cercato di gettare acqua sul fuoco, il caso invece ha avuto un eco non indifferente anche altrove.

Ieri 16 ottobre, Ambra Angiolini avrebbe dovuto partecipare alla presentazione del libro ‘Oliva Denaro’ di Viola Ardone al Salone del Libro di Torino. Invece non si è presentata. La decisione è stata comunicata all’inizio dell’incontro dal direttore di Einaudi Stile Libero, Paolo Repetti, il quale ha spiegato: “Ad Ambra questo libro è piaciuto molto, ma per sottrarre lei e la figlia al clamore mediatico di questi giorni, come casa editrice, insieme al suo ufficio stampa, abbiamo deciso insieme che restasse a Milano. Ovviamente ci scusiamo di questa modifica”. Finirà qui? Difficile da credere.