Diritti

Eutanasia, chiusa la campagna. Cappato: ‘Un milione e 200mila firme. Resta il rischio trappole in Parlamento, non abbassare la guardia’

“I nostri nemici, chi non vuole questo referendum, sono rimasti in silenzio: tenteranno ogni strada per fermarlo”. Invita a non abbassare la guardia, Marco Cappato, mentre a Milano chiude con una conferenza stampa la campagna referendaria per l’eutanasia legale (una battaglia sostenuta anche da ilfattoquotidiano.it). Un risultato straordinario che ha raggiunto un milione e duecentomila firme, con la Valle D’Aosta al primo posto per firme raccolte in proporzione agli abitanti, seguita da Friuli Venezia Giulia e Sardegna. Grazie agli oltre 13mila volontari che in più di mille comuni hanno raccolto fisicamente le firme necessarie e, nell’ultima parte della campagna, a quelle raccolte online con l’utilizzo di uno strumento legalmente vincolante per la prima volta nella storia. A raggiungere la conferenza stampa organizzata dal comitato referendario milanese e dall’Associazione Luca Coscioni di cui Cappato è tesoriere, anche la madre di Fabiano Antoniani, Carmen Carollo. “Indipendentemente da come andrà a finire, noi non molleremo mai”, ha detto la mamma di Dj Fabo, felice e riconoscente per i risultati della raccolta firme. “Sono le storie come quella di Fabo che hanno portato la gente a voler capire e a firmare”, ha aggiunto Cappato. Il prossimo appuntamento è per venerdì 8 ottobre alle ore 9 con la manifestazione organizzata per la consegna delle firme in Cassazione. “Poi a gennaio toccherà alla Consulta approvare il quesito referendario e se sarà ammesso tra il 15 aprile e il 15 giugno del 2022 andremo a votare”