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Simona Ventura rivela il suo rituale scaramantico: “Se mi cade la cartellina la sbatto tre volte per terra e sputo tre volte sul copione”

La nota conduttrice si racconta al Corriere e ripercorre la propria vita. Non solo il grande amore per Giovanni Terzi (che sta affrontando un momento molto difficile) ma anche qualche piccolo aneddoto: "Quando capita, ci sputo tre volte sopra"

Simona Ventura, 56 anni, è ormai un punto di riferimento per la tv italiana. Gli anni in Rai, la consacrazione a Mediaset ma anche la vita privata. Ecco di cosa ha parlato la nota conduttrice al Corriere, proprio a pochi giorni dall’esordio del suo nuovo programma – in coppia con Paola Perego – dal titolo Citofonare Rai Due. “Dal 2000 al 2010 sono stati anni d’oro dal punto di vista lavorativo, ma complicati per la famiglia“, ha esordito. Poi ha spiegato: “Per fortuna ho avuto i miei genitori e la tata Lulù che mi hanno aiutato con i bambini (ormai cresciuti: Niccolò 22, Giacomo 21 e Caterina 14, ndr), anche se io sono sempre stata presente, non perdevo una recita o un colloquio con gli insegnanti”. Momenti difficili dunque, e non è da meno quello che sta affrontando ora, accanto al compagno Giovanni Terzi: “Per la prima volta ho trovato una persona complementare a me, non ci lasciamo mai. Sognavo un uomo che non fosse geloso del mio successo e non entrasse in competizione con me. Se riesco a fare tante cose è anche grazie alla serenità che mi dà [..] E lo dico perché ne ha parlato lui, ha una malattia autoimmune abbastanza seria, ma abbiamo la consapevolezza di fare tutto quello che serve perché si arresti“, ha dichiarato.

Si definisce un “caterpillar” ed effettivamente come darle torto? SuperSimo è un vulcano di energie, tanto che qualche vigliacco, probabilmente invidioso del suo successo, aveva messo in giro la voce che si drogasse. Lei, senza alcun problema, ha chiarito: “Per anni ho fatto l’esame del capello. Questa calunnia era talmente dominante sui giornali che mi sono detta: ora con il primo che ci riprova mi rifaccio casa”. Dunque tutta energia naturale e, perché no, un po’ di scaramanzia: “Se mi cade la cartellina la sbatto tre volte per terra e sputo tre volte sul copione. Questo non andrebbe bene con il Covid…”, ha detto ironica.

Infine, si è tolta qualche sassolino dalla scarpa per quanto riguarda la carriera. Certo, grandi soddisfazioni e grandi maestri: “Fiorello, Baudo, Celentano.. grazie a loro son riuscita a lavorare da sola, ho sempre pensato di fare un gradino alla volta – ha spiegato – Ho intervistato tantissimi ospiti internazionali. A Quelli che il calcio.. ho intervistato Lady Gaga, una persona davvero carismatica e umile. Ma anche Adele, Katy Perry, Amy Winehouse, David Bowie“. Ma anche qualche delusione: “Avril Lavigne? Capricciosa”.