Politica

De Luca su Salvini e Meloni: “Due squinternati, con loro Italia sarebbe in ginocchio”. E attacca sindacati e accademici contrari a green pass

Green pass obbligatorio per lavoratori? C’è stata una discussione lunga e davvero sconcertante, ma alla fine hanno vinto le posizioni ragionevoli del governo e della stragrande maggioranza degli italiani, nonostante la presenza di due squinternati tra gli esponenti politici, e cioè i responsabili di Lega e di Fratelli d’Italia, e qualche area un po’ radical chic che ha sollevato questioni di lana caprina”. Così, nel consueto appuntamento video su Facebook, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, esordisce nel lungo intervento nel quale attacca severamente Matteo Salvini e Giorgia Meloni, ma anche sindacati e accademici scettici sull’obbligo del green pass.

Il politico spiega: “Il governo italiano, forse per la prima volta, ha deciso di prendere misure di prevenzione serie per uscire dal covid, difendendo così la salute dei cittadini e l’economia del Paese. Tuttavia, due gioielli politici si sono opposti con tutte le forze al green pass: Salvini e Meloni. Da tutte le cose che ho sentito da loro, io non ho ancora capito qual è la loro proposta. Questi sono due esponenti politici che si sono opposti al lockdown quando avevamo migliaia di ricoverati e di morti. Hanno organizzato cortei con persone senza mascherina a Roma. Hanno detto no a ogni decisione di contenimento. Se avessimo seguito questi due signori, oggi l’Italia sarebbe in ginocchio. Se fosse stato per loro, noi oggi avremmo le scuole prive delle norme minime di sicurezza e gli ospedali in condizioni di totale pericolo per chi si va a ricoverare”.

De Luca puntualizza: “Badate: io non mi riferisco alle tante persone che hanno maturato un sentimento di preoccupazione e di paura, anche per responsabilità di questi squinternati e di quelli che hanno messo in circolazione notizie totalmente campate in aria. Mi riferisco, invece, anche a qualche area di radical chic che ha detto, dopo essersi vaccinata, che il green pass era una misura che intaccava in qualche modo la libertà. Vale anche per questi signori la stessa domanda che rivolgo a Salvini e a Meloni: cosa avreste fatto allora? Avreste mantenuto gli ospedali in condizioni di insicurezza? Avreste voluto le scuole col personale non vaccinato? E quando si sono chiusi i reparti ospedalieri per accogliere i malati di covid – continua – e quindi non si sono fatti interventi per gli altri malati, allora il problema della libertà di cura sottratta ad altri pazienti non covid non esisteva? Bene, ora forse abbiamo alle spalle tutte queste chiacchiere al vento e tutte queste prove di irresponsabilità. Finalmente si decide anche di saltare alcune posizioni sindacali francamente cervellotiche, secondo cui chi non si vuole vaccinare deve avere il tampone gratuito. Siamo veramente alla follia, perché dovrebbero essere per primi i sindacati, oltre agli imprenditori, a battersi per avere la diffusione della vaccinazione”.

Frecciata finale a Salvini e a Meloni per il loro tour elettorale in Campania: “C’è da noi un pellegrinaggio non richiesto di esponenti politici improbabili. In particolare, alla ‘professoressa’ Meloni voglio rivolgere l’invito a un dibattito pubblico in diretta sulla realtà della Campania, dove e come vuole. Potrà esserle utile per informarsi sulla Campania prima di parlare e di dire stupidaggini. Purtroppo ci sono esponenti politici che sono refrattari ai fatti: sono geneticamente orientati alla politica politicante e a raccontare frottole. Dovrei parlarvi anche di un pellegrino che viene da Milano ogni 3-4 anni per illuminarci d’immenso e con un abbigliamento più consono al circo equestre che alla dignità della politica. Sono tempi di creatività, diciamo così”.