Cronaca Nera

Vicenza, 21enne uccisa in casa con un colpo di pistola. L’omicida si toglie la vita dopo aver tentato la fuga: era una guardia giurata

Il 38enne aveva cercato per tutto il pomeriggio di far perdere le proprie tracce, finché è stato rintracciato dalle forze dell'ordine in serata nella zona di Creazzo. A quel punto si è sparato con la stessa arma che, secondo gli investigatori, ha usato per uccidere la ragazza. La vittima lo conosceva

Uccisa in casa con un colpo di pistola al volto da un uomo che conosceva. Il cadavere di Alessandra Zorzin, 21 anni con una figlia di due, è stato trovato dal marito nella sua abitazione a Montecchio Maggiore nel Vicentino. La caccia al presunto omicida è finita solo in tarda serata quando, braccato dalle pattuglie delle forze dell’ordine, si è sparato nella sua auto con la stessa arma con cui, secondo le forze dell’ordine, ha ucciso la ragazza. Si tratta di Marco Turrin, guardia giurata 38enne: per tutto il giorno aveva cercato di far perdere le sue tracce vagando per le strade della zona fino a che non è stato rintracciato nella zona di Creazzo (Vicenza).

L’omicidio è avvenuto a Valdimolino, una frazione del paese di 23mila abitanti. Alcuni testimoni sul posto hanno visto uscire dall’abitazione un uomo – diverso dal marito – che è salito su una Y nera e si è dato alla fuga dopo aver esploso . Secondo quanto appurato dai Carabinieri, la ragazza aveva conosciuto da poco il suo assassino che però era stato visto più volte in casa. I vicini hanno riferito di aver sentito prima un litigio e poi un rumore forte che li ha insospettiti. La titolare della trattoria appena sotto la contrada ha riferito di aver intravisto l’uomo poco dopo l’episodio: “L’ho visto andare via, camminava con andatura normale, non di fretta – racconta – come se nulla fosse accaduto”.

“Gli abitanti di Valdimolino sono sconvolti. Si tratta di una comunità molto tranquilla e nessuno sa spiegare questo terribile gesto “, ha detto il sindaco di Montecchio Gianfranco Trapula. “Ancora una volta, purtroppo, ai danni di una giovane donna e giovane mamma”. Sulla vicenda si esprime anche il Presidente della Provincia di Vicenza Francesco Rucco, che ricorda anche la 31enne uccisa a Noventa Vicentina pochi giorni fa: “Due giovani vite spezzate. Non importa quali sono i moventi, perché una cosa è certa: la colpa è solo di persone violente che si impongono con la forza”. Ha sottolineato in un messaggio inviato ai sindaci dell’area: “Non possiamo, come amministratori pubblici, chiamarci fuori da quello che sta succedendo. Dobbiamo reagire con forza”. Per Rucco è necessario “fare squadra con la comunità per mettere all’angolo i violenti, emarginarli, sconfiggerli. Facciamolo assieme, facciamolo per ricordare chi non c’è più e per tutelare chi vive situazioni di rischio e di fragilità. Facciamolo per le nostre mamme, le nostre sorelle, le nostre figlie, le nostre amiche”. Invita inoltre i colleghi sindaci “a mettere le bandiere a mezz’asta per ribadire la nostra ferma condanna contro ogni forma di violenza e come impegno a promuovere concretamente la cultura del rispetto”.

Arriva anche il commento del Coordinamento donne della Cgil di Vicenza: “Stiamo preparando la fiaccolata per Rita e arriva la notizia di Alessandra. Non abbiamo più parole davanti a questa mattanza. Proviamo orrore. Come donne. E come sindacaliste. Perché è diventato così facile mettere fine alla vita di una donna? Cosa si può fare meglio e di più? Evidentemente non è più possibile limitarsi ad esprimere rammarico e rabbia”, ha detto. “I Centri antiviolenza devono essere sostenuti in tutta la provincia, insieme alle Case rifugio dove proteggere le donne e i loro figli. Le donne devono essere aiutate a costruirsi autonomia e libertà, con un buon lavoro, per cominciare; con servizi funzionanti e utili a donne e uomini. Con una cultura che deve partire da bambine e bambini.”, avverte. “Le violenze degli uomini contro le donne devono essere fermate. Subito. Il resto è silenzio. Il silenzio del dolore.”, conclude Marina Bergamin Responsabile politiche di genere Cgil Vicenza. Sempre nel Vicentino, pochi giorni fa, un altro femminicidio. In Italia dall’inizio del 2021 al 5 settembre sono stati 83 i femminicidi, oltre la metà commessi da partner o ex partner.