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Afghanistan, Ursula Von der Leyen: “Contatti operativi non politici con i talebani. Aiutare gli afghani è una responsabilità morale”

Quanto sta avvenendo "è una tragedia per gli afghani ma anche un brutto colpo per la comunità internazionale" ha detto la presidente della Commissione Ue, oggi in visita all’hub in Spagna per gli afghani trasferiti dal Paese. Michel:

L’Unione europea prova a mobilitarsi per far fronte al caos in Afghanistan. Quanto sta avvenendo “è una tragedia per gli afghani ma anche un brutto colpo per la comunità internazionale” ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, oggi in visita all’hub in Spagna per gli afghani trasferiti dal Paese. “Voglio differenziare due aspetti. Abbiamo contatti operativi con i talebani, perché con loro dobbiamo ad esempio discutere come facilitare l’arrivo delle persone all’aeroporto. Ma questo è diverso e separato dalle discussioni politiche. Non ci sono discussioni politiche con i talebani e non c’è alcun riconoscimento”. Una dichiarazione che prende le distanze di fatto dalle dichiarazioni della cancelleria Angela Merkel e del premier britannico Boris Johnson.

“Chiedo a tutti i Paesi che hanno partecipato alla missione in Afghanistan, europei e non, di offrire abbastanza quote per i reinsediamenti e percorsi sicuri, in modo che si possa garantire rifugio a quanti ne hanno bisogno. Siamo pronti ad aiutare gli Stati membri dell’Ue” che accoglieranno ha dichiarato la presidente della commissioen Ue, annunciando che porrà il tema dei “reinsediamenti al G7”. “Aiutare è una responsabilità morale, e non solo gli afghani che arrivano qui, ma anche quanti sono rimasti nel Paese. L’Ue è fermamente impegnata a continuare a sostenere le Ong che operano in Afghanistan e stiamo lavorando per aumentare gli aiuti umanitari. Avevamo pianificato un pacchetto di 57 milioni di euro per il 2021, ma dobbiamo incrementare e presto faremo una proposta” ha aggiunto la presidente della Commissione europea spiegando che “le persone sfollate nel Paese sono quasi 3,7 milioni e l’80% di questi sono donne, ragazze e bambini, i più a rischio. Dobbiamo garantire che gli sfollati possano tornare in sicurezza nelle loro case o che abbiano almeno una prospettiva, mentre sono in Afghanistan, o nei Paesi vicini”.

L’hub presentato è il “simbolo della risposta dell’Ue e della Spagna” alla crisi. “Rappresenta i valori dell’Ue di unità e solidarietà. Unità tra Stati membri e solidarietà con chi soffre di più. Quando l’Ue ha bisogno di noi, la Spagna c’è” ha detto il premier spagnolo, Pedro Sanchez. Alla cerimonia sono presenti anche il presidente del consiglio europeo Charles Michel e l’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell. “La situazione in Afghanistan non è una storia di successo per la comunità internazionale”, ha detto Michel. “Dobbiamo analizzare con l’Ue può ulteriormente dispiegare le sue capacità – ha scritto in un tweet – e influenzare in modo positivo le relazioni internazionali per difendere i suoi interessi. L’autonomia strategia della Ue resta in cima alla nostra agenda”.