Scienza

Covid, vaccini ai bambini. In Uk la lettera di 40 scienziati: “Non ripetere gli errori della storia. Nessuno sotto i 15 anni sano è morto”

Un portavoce dell'Mhra, l'agenzia del farmaco britannica, ha risposto attraverso le pagine del The Telegraph: “Forniremo una risposta alle questioni sollevate nella lettera riguardante i vaccini Covid-19 nei bambini dopo una piena considerazione. Esaminiamo rigorosamente i dati clinici a supporto delle domande di qualsiasi vaccino"

L’Agenzia europea per i farmaci (Ema) autorizzerà probabilmente il 28 maggio la somministrazione dei vaccini per i ragazzi dai 12-15 anni. I dati raccolti da Pfizer e Moderna sono rassicuranti. Il ministro della Salute Speranza ha auspicato un piano di immunizzazione per i maturandi, “è altamente strategico per la riapertura in sicurezza del prossimo anno scolastico”. Ma il dibattito sulle vaccinazioni pediatriche è molto acceso, soprattutto in Gran Bretagna, dove sono più avanti con la campagna vaccinale. In parallelo alla prossima autorizzazione Ema, Moderna sta sperimentando il suo vaccino sulla fascia dai 6 mesi ai 12 anni di età e Pfizer ha annunciato il possibile via libera al vaccino per i piccoli dai 6 mesi in su a inizio 2022. In questo contesto, il Telegraph ha riportato con molto risalto la “lettera aperta” che oltre 40 ricercatori, docenti universitari e medici hanno inviato all’Agenzia regolatoria nazionale sui medicinali (MHRA). I firmatari tengono in considerazione anche lo scenario di vaccinazioni sotto i 12 anni (che potrebbero partire nei prossimi mesi). Il titolo della lettera è esplicativo, “Sicurezza e preoccupazioni riguardo le vaccinazioni Covid nei bambini”.

Il principio di precauzione viene spesso sottolineato nella “open letter”, con un invito a non “ripetere gli errori della storia“. Per comprendere a quali errori si riferiscano gli autori, è necessario scorrere la lettera fino in fondo, “[…] per i vaccini COVID-19, i potenziali benefici sono chiari per gli anziani e vulnerabili, tuttavia, per i bambini, l’equilibrio tra benefici e rischi sarebbe molto diverso” – e proseguono – “noi stiamo sollevando queste preoccupazioni come parte di un dibattito informato, che è una parte vitale del corretto processo scientifico. Dobbiamo assicurarci che non si ripetano le tragedie del passato che si sono verificate soprattutto quando i vaccini sono stati immessi sul mercato in fretta. Per esempio, il vaccino per l’influenza suina Pandemrix, lanciato dopo la pandemia del 2010, ha provocato oltre mille casi di narcolessia, in bambini e adolescenti, prima di essere ritirato Anche Dengvaxia, un vaccino contro la dengue, è stato distribuito ai bambini prima dei risultati completi della sperimentazione, e 19 bambini sono morti per un possibile potenziamento anticorpo-dipendente (ADE) prima che il vaccino fosse ritirato. Non dobbiamo rischiare il ripetersi di questi eventi con i vaccini Covid-19, che potrebbero avere un impatto enormemente dannoso sulla vaccinazione in generale”. Alcuni effetti dei vaccini, anche per gli adulti, sono stati rilevabili solo dopo la fase di inoculazione di massa, come i rari casi di trombocitopenia trombotica indotta da vaccino (VITT), alcuni eventi sono evidenziabili solo sui grandi numeri. La lettera prosegue citando statistiche di letalità del Covid, “nessun bambino sano sotto i 15 anni è morto durante la pandemia nel Regno Unito e i ricoveri in ospedale o in terapia intensiva sono estremamente rari. La maggior parte dei bambini non hanno sintomi o ne hanno di molto lievi. Sebbene la sindrome Long-Covid sia stata citata come motivo per vaccinare i bambini, ci sono pochi dati concreti. Sembra meno comune e molto più breve rispetto agli adulti e nessuno degli studi sul vaccino ha valutato questo aspetto”.

Nelle conclusioni, ci sono ulteriori punti sensibili, “[…] l’immunità acquisita naturalmente darà una migliore più ampia e duratura copertura rispetto alla vaccinazione. Infatti, molti bambini sono già immuni. Mentre, i bambini ad alto rischio possono ricevere la vaccinazione per motivi compassionevoli. I bambini non hanno bisogno della vaccinazione per sostenere l’immunità di gregge. Già due terzi della popolazione adulta ha ricevuto almeno una dose di vaccino contro Covid. I bambini non trasmettono la Sars Cov 2 così facilmente come gli adulti ), e le attuali evidenze disponibili mostrano chiaramente che il calcolo del rischio rispetto al beneficio non supporta la somministrazione di vaccini sperimentali ai bambini, che non hanno praticamente alcun rischio da Covid 19, mentre affronteranno rischi noti e sconosciuti dai vaccini”.

Un portavoce dell’MHRA ha risposto alla “lettera aperta” dei 40, attraverso le pagine del The Telegraph: “Forniremo una risposta alle questioni sollevate nella lettera riguardante i vaccini Covid-19 nei bambini dopo una piena considerazione. Esaminiamo rigorosamente i dati clinici a supporto delle domande di qualsiasi vaccino. Un vaccino Covid-19 sarebbe autorizzato solo per i gruppi di età più giovane una volta che gli standard previsti di sicurezza, qualità ed efficacia siano stati soddisfatti “. Oltre l’agenzia dei farmaci, anche Matt Hancock, Segretario di Stato alla Salute, ha annunciato che il governo è “molto, molto attento e sensibile” sull’opportunità d’un programma di vaccinazione per i bambini, e ha sottolineato che “la ricerca ha dimostrato che i vaccini sono sicuri”.

La lettera sul Telegraph

L’articolo su Science sul vaccino anti dengue

Lo studio pre-print sui sintomi nei ragazzi

Lo studio sulla trasmissione