Cronaca

Naufragio al largo della Libia: “50 morti”. Sabato 723 migranti presenti a Lampedusa: il centro già svuotato in meno di due giorni

A poco più di una settimana dal naufragio che ha provocato oltre 100 vittime, nelle stesse acque un'altra imbarcazione si è rovesciata. Gli arrivi sono ripresi e l'hotspot dell'isola siciliana ha toccato il picco di 723 persone presenti: quasi tutti sono già stati trasferiti in altri centri oppure sulle navi quarantena. Intanto alla nave della ong Sea Watch, con 400 naufraghi a bordo, è stato assegnato il porto di Trapani

Un nuovo naufragio nella notte al largo della Libia di un’imbarcazione con a bordo almeno 50 persone. La notizia viene riportata da al-Arabiya in un tweet in cui si cita la Mezzaluna Rossa e si riferisce che tutti i migranti a bordo, tra cui alcuni egiziani, sono morti. A pochi giorni dal naufragio che ha provocato oltre 100 morti, nelle stesse acque si è consumata nella notte la nuova tragedia. Il portavoce della Guardia costiera libica, l’ammiraglio Masoud Ibrahim, all’Ansa invece smentisce la notizia, parlando di un’informazione errata. Domenica però è stato una giornata di mare grosso e forte vento, in cui anche l’Oim ha segnalato un naufragio con “almeno 11 vittime”.

Diversi salvataggi nei giorni scorsi sono stati compiuti dalla nave della ong Sea Watch, oggi ancora in mare con più di 400 naufraghi a bordo. Ora le è stato assegnato un porto: “Ci stiamo dirigendo verso Trapani, il porto sicuro assegnato dalle autorità italiane a Sea Watch – scrive la ong in un tweet – Le persone che abbiano soccorso sono molto provate ma felici di sapere che presto potranno sbarcare”. I migranti sono stati soccorsi in 6 diversi interventi avvenuti in meno di 72 ore davanti alla Libia.

“La sensazione”, dice il sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello, è che “con l’arrivo della bella stagione ci saranno sbarchi di massa”, perché “da qualche settimana ha ripreso impulso la rotta libica con barconi carichi di migranti” mentre “di barchini con tunisini a bordo se ne vedono meno”. In poche ore sabato nell’hotspot si è toccato il picco di 723 persone, ma in meno di due giorni il centro di contrada Imbriacolo si è nuovamente svuotato. I primi 274 migranti sono stati trasferiti nella nave quarantena Allegra, che si trova in rada, e altri 190 sono stati portati col traghetto, stamattina, a Porto Empedocle e poi nel centro di Caltanissetta. In giornata, se le condizioni del mare lo consentiranno, si tenterà inoltre di far attraccare la nave Allegra per consentire di effettuare la quarantena ad altri circa 140 migranti. Infine, un gruppo di 96 minori non accompagnati è in partenza per essere trasferito nel centro d’accoglienza Villa Sikania, a Siculiana. A quel punto, nell’hotspot dell’isola resteranno, se non ci saranno nuovi approdi, in 37.

Domenica un motoveliero con a bordo una sessantina di migranti è stato intercettato da mezzi navali della Guardia di Finanza al largo del Capo di Leuca. A bordo anche 7 donne e 13 minori, alcuni dei quali molto piccoli. L’imbarcazione è stata condotta nel porto di Santa Maria Leuca dove i migranti sono stati soccorsi dai volontari della Croce Rossa e dai medici. E ieri la Guardia costiera tunisina è riuscita a salvare 172 migranti di nazionalità africana, che si trovavano in rotta verso le coste europee a bordo di un gommone, a nord di Zaouia. Dell’episodio riferisce anche l’Oim in Libia su Twitter scrivendo che ieri “172 migranti, tra cui donne e bambini, sono stati rimpatriati in Libia dalla guardia costiera. Le nostre squadre hanno fornito assistenza di emergenza a oltre 600 migranti intercettati nelle ultime 48 ore. Ribadiamo che la Libia non è un porto sicuro“.