Società

“Amo la lettura e do un buono da cento euro ai miei dipendenti per ogni libro letto e condiviso con i colleghi”

Danilo Dadda è amministratore delegato di una società di edilizia sostenibile a Mapello, in provincia di Bergamo. Appassionato di libri da sempre, ha pensato di incentivare i suoi collaboratori a leggere e condividere le loro riflessioni, ricompensandoli

Cento euro per ogni libro letto e condiviso con i colleghi. Duecento se il testo è in inglese. A lanciare questa iniziativa non è una casa editrice ma l’azienda “Vanoncini”, una moderna impresa che si occupa di edilizia sostenibile e di rivendita di materiali edili. In due mesi circa quaranta dipendenti (su 80) e alcuni dei loro partner hanno aderito all’appello lanciato Danilo Dadda, l’amministratore delegato della società di Mapello, in provincia di Bergamo.

L’iniziativa, voluta dall’imprenditore bergamasco, trova origine proprio nella sua infanzia: “Se sono un grande lettore – spiega – lo devo a mia madre. Quando frequentavo la scuola elementare la vedevo sempre con un libro in mano. Spesso trascorreva parte della notte leggendo seduta al tavolo della cucina e io le facevo compagnia condividendo con lei la passione per la letteratura”.

Oggi Dadda ha 56 anni ma non ha mai smesso di comprare libri che non tiene certo a far bella mostra sugli scaffali di casa sua: “Ho letto di tutto nella mia vita: romanzi, saggi, libri che riguardano il mio lavoro. In genere alterno un romanzo ad un testo tecnico che può essere utile alla mia formazione professionale”.

Tra i suoi autori preferiti cita Wilbur Addison Smith, Daniel Pennac, Andrea Vitali e Andrea Camilleri. Una passione che Dadda ha pensato di condividere con i suoi collaboratori. Il progetto è stato chiamato “Book Club”: “Credo fortemente nel valore della cultura e della formazione: sono il primo – sottolinea l’imprenditore- che si impegna a leggere e studiare. So però che, alle volte, la stanchezza o, forse, un pochino di pigrizia allontanano le persone dalla lettura, così ho pensato di incentivare i miei collaboratori a leggere e creato due occasioni al mese in cui possono presentare o partecipare alla presentazione di un libro. L’adesione che ho ottenuto è stata completa e anche più entusiastica di quanto mi potessi aspettare”.

L’organizzazione è semplice: ogni dipendente può scegliere un libro a piacere, dai romanzi di Dostoevskij e Dumas, ai manuali di auto miglioramento, fino ai saggi. Una volta che lo ha letto, prepara una scheda di presentazione e si propone per presentarlo ai colleghi durante le due riunioni mensili che vengono fatte.

A ogni appuntamento viene riconosciuto un buono d’acquisto del valore di cento euro, che raddoppia e triplica alla seconda e terza presentazione, e cresce ulteriormente se il libro che viene illustrato è in lingua inglese.

Dadda ha fornito un primo elenco di sessanta proposte ma ognuno può scegliere in autonomia il testo da leggere e proporre. “L’obiettivo di questo progetto è sensibilizzare alla lettura ma allo stesso tempo puntare alla condivisione delle emozioni e delle esperienze”.

Il primo libro ad essere stato presentato è stato “Il Profeta” di Khalil Gibran: a leggerlo e a mettere in comune le proprie riflessioni è stata una collaboratrice dell’ufficio commerciale che si è entusiasmata per la proposta messa in piedi dal “capo”.

Il calendario delle prossime presentazioni è già fitto: c’è chi ha letto “Come trattare gli altri e farseli amici” di Dale Carnegie; chi ha preso in mano “L’Alchimista” di Paulo Coelho ma c’è anche chi ha osato con “I fratelli Karamazov”, l’ultimo romanzo scritto da Fëdor Dostoevskij.

“Ora ci sono altri amici imprenditori che mi hanno chiamato – spiega Dadda – dicendomi che vogliono copiare la mia idea. Ben venga. Più siamo a diffondere la passione per la lettura, meglio è”.