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Putin domani si farà somministrare Sputnik. “Ue dice no al nostro vaccino, difende i cittadini o le case farmaceutiche?”

Molti russi non hanno aderito alla campagna vaccinale proprio perché il presidente non si è ancora fatto inoculare il farmaco. Polemica con Breton, secondo cui l'Ue può fare a meno dell'antidoto sviluppato da Mosca. Ma Putin e il presidente del Consiglio europeo hanno parlato della possibilità del suo utilizzo nell'Unione Europea

È il momento che i russi aspettano da mesi, e che molto probabilmente darà slancio alla campagna vaccinale in Russia, finora mai decollata proprio perché il presidente non si era ancora fatto somministrare il vaccino. Ma domani Vladimir Putin riceverà Sputnik, l’antidoto messo a punto dall’istituto Gamaleja di Mosca, al centro anche delle dichiarazioni del commissario per il mercato Interno dell’Ue Thierry Breton, incaricato della campagna vaccinale. Per Breton, infatti, l’Europa può fare a meno del farmaco elaborato in Russia, perché avrà vaccini a sufficienza per raggiungere entro metà luglio l’immunità di gregge. Parole che Putin attacca senza mezzi termini, perché “possono indicare la volontà di difendere gli interessi di alcune aziende piuttosto che delle persone“. “Non costringiamo nessuno a fare nulla – ha affermato Putin – ma ci interroghiamo sugli interessi difesi da queste persone, quelli delle case farmaceutiche o quelli dei cittadini europei?”.

Inoltre, ha aggiunto, “la geografia dei Paesi che usano lo Sputnik V russo sta crescendo in modo attivo, anche nonostante il discredito deliberato e i vari attacchi informativi e vere e proprie storie false. Sempre più paesi in tutto il mondo mostrano interesse per il nostro vaccino”.

Putin ha poi avuto un colloquio telefonico col presidente del Consiglio europeo, Charles Michel: tra gli argomenti affrontati “anche la lotta alla pandemia” e “in particolare la possibilità di utilizzare il vaccino russo Sputnik V“. I due leader, stando a quanto riporta Interfax, hanno discusso anche del conflitto in Ucraina e della situazione in Bielorussia. Il servizio stampa del Cremlino ha fatto sapere che Putin ha definito insoddisfacente lo stato della relazione tra Mosca e Ue, a causa di quella che è stata definita una linea non costruttiva, a volte conflittuale, da parte di Bruxelles. Il 25-26 marzo è in programma il Consiglio europeo, vertice nel quale si discuterà della relazione tra i due Paesi. “La parte russa ha sottolineato la sua disponibilità a ripristinare una situazione di interazione normale e depoliticizzata con l’Unione europea, se a questo proposito si dovesse palesare un reale interesse reciproco”, recita la nota del Cremlino, riportata da Interfax.