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La Cina sanziona la Ue per misure contro violazioni nello Xinjang. Sassoli: “Inaccettabile, ci saranno conseguenze”

Unione europea, Usa, Canada e Regno Unito hanno deciso di sanzionare Pechino in relazione ai diritti umani violati della minoranza musulmana degli uiguri. Ma la Cina ha annunciato di avere varato a sua volta sanzioni contro "10 persone e 4 entità dell’Ue"

L’ultimo scontro tra Cina e Occidente – dunque Unione europea e Stati Uniti, ma anche Canada e Gran Bretagna – si consuma sui diritti umani violati degli uiguri nella provincia dello Xinjiang, dove non sono neanche ammessi osservatori internazionali. Bruxelles ha deciso di sanzionare quattro dirigenti della Repubblica Popolare Cinese (Zhu Hailun, Wang Junzheng, Wang Mingshan e Chen Mingguo), coinvolti nelle detenzioni di massa della minoranza musulmana, nel quadro del nuovo regime Ue per le violazioni dei diritti umani. Le sanzioni prevedono il congelamento di beni detenuti nell’Ue e il divieto di viaggiare nell’Unione.

Ma alla decisione di Bruxelles arriva la controrisposta di Pechino, che “si oppone e condanna con forza le sanzioni unilaterali decise oggi dall’Ue a carico di persone ed entità cinesi rilevanti, citando le cosiddette questioni relative ai diritti umani nello Xinjiang”. E tramite il ministro degli Esteri il governo cinese annuncia di avere varato a sua volta sanzioni contro “10 persone e 4 entità dell’Ue che danneggiano gravemente la sovranità e gli interessi della Cina e diffondono maliziosamente menzogne e disinformazione”. Tra i sanzionati gli eurodeputati Reinhard Butikofer, Michael Gahler, Raphaël Glucksmann, Ilhan Kyuchyuk e Miriam Lexmann. “Le sanzioni della Cina contro i deputati del Parlamento europeo, la sottocommissione per i diritti umani e gli organi dell’Ue sono inaccettabili e avranno delle conseguenze”, ha twittato il presidente del Parlamento europeo David Sassoli.

Le sanzioni di Europa e UsaBruxelles ha deciso di sanzionare anche lo Xinjiang Production and Construction Corps Public Security Bureau, che gestisce le detenzioni di massa. Sono sottoposti a sanzioni anche altri sette individui e quattro enti o aziende coinvolti in violazioni dei diritti umani nella Corea del Nord, in Libia, in Cecenia (Russia) per la persecuzione degli appartenenti alla comunità Lgbt, Sud Sudan ed Eritrea. Il tipo di sanzioni che invece decideranno gli Stati Uniti varierà e comprenderà sanzioni economiche previste dalla legge Magnitsky contro individui accusati di essere coinvolti nel maltrattamento dei musulmani nella regione dello Xinjiang. La Ue ha già annunciato le sue misure. Quella di Ue, Usa, Canada e Uk è una campagna coordinata di sanzioni che arriva alla vigilia della visita del segretario di stato Usa Antony Blinken a Bruxelles, per incontrare i vertici Ue e i colleghi alla ministeriale Nato.