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Autostrade, Atlantia e Cdp si danno altri 10 giorni per trattare sul prezzo. Si parte da 8 miliardi

Prorogata al 26 marzo la scadenza dell'offerta vincolante avanzata da Cdp con i fondi Blackstone e Macquaire. La cifra di partenza per l'88% di Autostrade è di 8 miliardi euro

Altro calcio alla lattina dell’interminabile saga Atlantia-Autostrade- Cassa depositi e prestiti. Il Consiglio di amministrazione di Atlantia, la holding che controlla l’88% di Autostrade per l’Italia e che appartiene per il 30% alla famiglia Benetton, ha “preso atto della disponibilità avanzata con lettera del 12 marzo 2021 da parte del consorzio composto da Cassa depositi e prestiti , dal fondo statunitense Blackstone e da quello australiano Macquarie di estendere fino al 27 marzo il periodo di validità dell’offerta vincolante, presentata in data 24 febbraio”.

Nell’offerta vincolante, ossia che impegna i proponenti in caso di accettazione, venivano offerti 8 miliardi di euro per rilevare la partecipazione. Una cifra ritenuta insufficiente dai soci Atlantia che comprendono anche investitori internazionali come il fondo sovrano di Singapore, il fondo britannico Tci, Hsbc e la francese Lazard. Tuttavia sull’offerta si è aperta una trattativa in cui la parti potrebbero incontrarsi. “Il consiglio ha accolto tale disponibilità, continua infatti la nota, con l’intento di verificare la possibilità di introdurre i necessari sostanziali miglioramenti”.