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  1. Ares Gate, parla un vip che non rivela la sua identità: “Lo shopping a Parigi per consolare Adua del Vesco, la figura del santone Christian”
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Attualità

Ares Gate, parla un vip che non rivela la sua identità: “Lo shopping a Parigi per consolare Adua del Vesco, la figura del santone Christian” - 4/4

Non è l’Arena, il programma di Massimo Giletti ieri sera è tornato a occuparsi del caso Ares Gate. Durante la serata, il conduttore ha infatti mandato in onda serie di testimonianze inedite, che rischiano di incrociarsi con l’indagine sulla presunta istigazione al suicidio

LA STORIA DEL SANTONE CRISTIAN

Come se non bastasse, ecco un ulteriore tassello della vicenda, nel quale s’innesta la figura di Christian Del Vecchio, che Giletti ha definito «un personaggio ambiguo, un santone su cui ci sono molte ombre e poche luci» mostrando poi una foto che ritrae il “padre spirituale” a Lourdes con la Del Vesco e con la parlamentare di Forza Italia, Patrizia Marrocco (produttrice e socia della Ares). «Era Adua che andava cercando i miracoli, le benedizioni strane. Nella foto si vede che sono andate assieme lei e Patrizia Marrocco, si sa che Patrizia frequentava quel santone e lei pure. È lei che a un certo punto ha avuto il bisogno di far parte… chiamiamola setta, chiamiamola seguace di un santone, chiamiamola come vuole, ma di una cosa che ha del soprannaturale e che comunque non ha niente a che vedere con il mondo della razionalità alla quale appartenevano Tarallo e Losito», rivela il misterioso testimone intervistato da Giletti. Ma chi è Del Vecchio? «Un presunto santone che dice di vedere la Madonna e di far fuoriuscire dal suo corpo un olio miracoloso. Ne parleremo, era un ambiente particolare», fa sapere il conduttore. «Adua è una figura che in maniera interessante lega due vicende con due protagonisti molto importanti. In particolare la vicenda del sedicente veggente che effettivamente vive in una condizione poco trasparente. Penso che possa rivestire un rischio sotto il profilo manipolatorio ben più elevato di quello che può rappresentare Tarallo», chiosa la Bruzzone, secondo la quale «l’ipotesi diffamatoria nei confronti di Tarallo è ampiamente ravvedibile. Spero che lui proceda, perché è un terreno su cui lui deve iniziare un’azione di natura penale». La vicenda è insomma tutt’altro che chiusa.