Cultura

StreetLib, così la pandemia ha accelerato la digitalizzazione di molti editori

Circa 1.500 case editrici e 20mila autori indipendenti iscritti e provenienti da tutto il mondo, gli italiani sono circa 12mila. Questi in estrema sinesi i numeri di StreetLib, la prima realtà di autopubblicazione nata in Italia ed evoluta nel corso degli anni. Oggi è una piattaforma di distribuzione digitale globale e attualmente distribuisce più di 400mila titoli in oltre 250 librerie fisiche e online, inoltre fornisce servizi di abbonamento audio ed ebook e biblioteche digitali in oltre 50mila punti di consumo in tutto il mondo.

StreetLib ha siglato partnership di distribuzione, non solo con i grandi rivenditori come Amazon, Apple Nook, Google Play e Kobo, ma anche con una miriade di altri rivenditori in tutto il mondo.

Anche in StreetLib confermano che l’isolamento ha favorito la lettura. Infatti, durante il primo lockdown, da marzo a maggio 2020, hanno registrato una crescita esponenziale, con picchi del 120% dei consumi dei contenuti distribuiti; in particolare di e-book ma anche di audiolibri e cartacei acquistati quasi esclusivamente online. Un altro dato interessante è che il 44% delle vendite di e-book e audiolibri veicolate da StreetLib è avvenuta all’estero.

La società non ha stilato una classifica, tuttavia dai dati emerge che i generi più venduti in assoluto sono stati romance e giallo, mentre sul lato non fiction hanno dato ottimi risultati il genere self-help.

Durante la fase due l’incremento delle vendite è stato meno incisivo, però la società ha dovuto gestire i nuovi editori che si sono affacciati per la prima volta a esplorare le opportunità del digitale. E questo, secondo Giacomo D’Angelo amministratore delegato di StreetLib, è stato uno degli aspetti principali su cui la pandemia ha dato un’accelerazione epocale. Tanti editori, italiani e non, sono stati costretti a “digitalizzare” i processi di lavoro: hanno iniziato ad adottare strumenti di collaborazione online per lavorare con i loro team distribuiti, rendendo così i processi interni progressivamente sempre più flessibili e asincroni.

Trend positivo anche per le nuove iscrizioni degli autori indipendenti. Il genere più gettonato in assoluto è la fiction anche per i ragazzi, con un interessante dato relativo alla poesia che risulta nella top 10 dei generi più pubblicati nel 2020.

Come funziona StreetLib? È molto semplice: chiunque si può registrare su StreetLib.com, inserire le proprie informazioni di profilo e iniziare a caricare il proprio catalogo in modo totalmente gratuito. Un autore indipendente o un editore non deve affrontare nessun costo di ingresso o annuale per l’utilizzo della piattaforma.

La società guadagna trattenendo una commissione di distribuzione sulle vendite dell’autore sugli store in cui vengono distribuiti. La commissione è del 10% sul prezzo di copertina al netto di Iva per quanto riguarda gli ebook e i libri cartacei in print-on-demand, e del 20% sull’importo netto riconosciuto dagli store per quanto riguarda gli audiolibri. Ad esempio, su un ebook o un libro cartaceo con prezzo di copertina di 10€ iva esclusa, la commissione è di un euro. La commissione dello store di vendita è solitamente del 30%, e quindi in questo esempio l’autore avrebbe un guadagno netto/royalty pari a 6 euro per ogni copia venduta.

Le royalty vengono pagate ogni fine mese o ogni fine trimestre, dipende dalla tipologia di account, tramite Paypal o bonifico bancario.

Giacomo D’Angelo sostiene che gli autori e gli editori che utilizzano StreetLib in modo attento e oculato, cioè sfruttando tutti i canali di vendita e le opzioni disponibili fornite, guadagnano mediamente più del doppio rispetto a quelli che pubblicano il catalogo direttamente sugli store.
Indubbiamente la piattaforma consente di risparmiare tempo e di accedere a un’ampia selezione di canali di vendita spesso non accessibili agli autori e agli editori.