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Covid, Ricciardi su La7: “Siamo in guerra con bombe che non si vedono. Medici e infermieri non ce la fanno più. Serve lockdown”

Appassionato sfogo di Walter Ricciardi, consigliere del ministero della Salute e professore ordinario di Igiene all’Università Cattolica di Roma, sulla situazione negli ospedali e sulla necessità di un lockdown totale nelle festività natalizie.
Ospite della trasmissione “Dimartedì” (La7), Ricciardi esordisce: “Forse non ci si rende conto che siamo in una situazione di guerra. Lo ha detto proprio oggi il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo: quest’anno supereremo i 700mila morti in Italia, un record di mortalità superiore a quello del 1944. Allora la gente si rendeva conto che era in guerra perché vedeva le bombe che cadevano. Oggi i morti non si vedono, ma noi li vediamo. Ogni sera sento colleghi che mi dicono che non ce la fanno più e che non riescono più ad assistere non solo i pazienti covid, ma anche i malati di tumore e di patologie cardiovascolari”.

E puntualizza: “Abbiamo il numero più alto di morti in Europa in assoluto. Con la metà dei nostri morti oggi l’Olanda è andata in lockdown, con un terzo dei nostri decessi la Germania va in lockdown il 16 dicembre. Che ci vuole di più per far capire cosa c’è da fare? Lo shopping? E’ come se cadessero delle bombe che la gente non vede, ma che i medici e gli infermieri nelle terapie intensive vedono ogni giorno. Siamo stufi di telefonare ai familiari dei pazienti per annunciare che i loro congiunti nella notte non ce la faranno. E dobbiamo fare questo centinaia di volte al giorno. Ci sono medici che non ce la fanno più e che ormai si infettano. Soltanto a novembre abbiamo avuto 1000 operatori infettati. Abbiamo medici che stanno pensando di dimettersi e di lasciare il lavoro, perché sono completamente burnout. Ci sono infermiere che si mettono il pannolone per fare pipì perché non vogliono svestirsi e lasciare i propri pazienti“.
Ricciardi chiosa: “C’è bisogno che l’opinione pubblica e i media facciano capire queste immagini che sto descrivendo così brutalmente. Ci ha provato la cancelliera Angela Merkel, che è una chimica con un dottorato in fisica, perché lei i numeri e la scienza li capisce. Noi abbiamo il dovere di dirlo. E’ necessario un lockdown