Cronaca

Da Milano a Torino: folla e assembramenti nelle zone gialle. Gente in strada anche a Napoli. “Così è inevitabile la terza ondata”

Complici il giorno festivo e la bella giornata dopo una settimana di pioggia, i cittadini si sono riversati nelle vie dello shopping per le compere di Natale. Molti hanno scelto di mangiare fuori a pranzo. Soddisfatti della giornata i ristoratori, ma si sono avuti assembramenti in tutti i centri città: cresce il timore per il contenimento dei contagi. Chiusa a Roma la zona della Fontana di Trevi per consentire il deflusso. Cartabellotta: "Così il Covid ringrazia". Arcuri: "Assembramenti di persone insopportabili"

Vie cittadine prese d’assalto il primo giorno di zona gialla. Da oggi 13 dicembre in Lombardia, Piemonte, Basilicata e Calabria si può tornare a pranzare al ristorante e a prendere il caffè al bar, fino alle 18. Complici il giorno festivo e la bella giornata dopo un periodo di pioggia e nebbia, i cittadini si sono riversati nelle strade del centro città. C’è chi passeggia, chi compra i regali per Natale e chi torna nei bar per il rito dell’aperitivo. Sulla riapertura contano i gestori dei locali per cercare di rimettere in sesto gli incassi prima di fine anno, ma il rischio assembramenti si avvera rapidamente in tutte le maggiori città italiane: da Milano a Torino, le persone si affollano sia nelle vie cittadine sia sui mezzi pubblici. Il timore è che il “via libera” possa far risalire i contagi. “In questo modo la terza ondata sarà inevitabile”, ha detto l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. Nel frattempo, è stata convocata per le 19 una riunione tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, i capi delegazione e il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, proprio per discutere degli spostamenti e delle limitazioni per Natale. La questione era stata sollevata in giornata del Pd, che ha annunciato che bisognerà valutare nuove misure per il Natale, per garantire il contenimento dei contagi. “La formula magica di governo e Regioni ha funzionato – ha scritto su Twitter il presidente della fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta – Zone gialle + cashback + shopping = assembramenti. Il Covid-19 ringrazia per la collaborazione”. E in serata sulle immagini delle piazze e dei locali pieni è intervenuto, a Che Tempo Che Fa, anche il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri: “Le misure messe in campo hanno l’obiettivo di evitare che si ripeta quanto è successo questa estate. I siti sono pieni dei centri con insopportabili assembramenti di persone, dobbiamo stare attenti perché quanto successo questa estate non accada più. Non fateci più vedere foto come quelle di oggi. Sarebbe complicato iniziare la campagna delle vaccinazioni con un nuovo inasprimento della curva epidemica”.

Arcuri: “Misure messe in campo ancora non bastano. Lavoro per evitare terza ondata”
Il commissario ha poi spiegato che “le misure messe finora in campo sono state nel segno del buonsenso e dell’equilibrio, lo saranno anche le prossime. Da 17 giorni abbiamo un contenimento crescente della curva dei contagi ma questo rallentamento non è roboante, è sensibile ma non ancora soddisfacente“. Ma si è detto ancora positivo sulla possibilità di evitare una terza ondata, se si terranno comportamenti corretti: “Io non voglio considerare la probabilità della terza ondata, ma una possibilità. Lavoro tutto il giorno perché questo non accada ma serve che tutti gli italiani ci diano una mano. Non fateci più vedere le foto di oggi, il desiderio, comprensibile, di tornare alla normalità deve aspettare un altro po’ di tempo. Serve il vaccino, arriviamoci”.

A Milano tutto esaurito dei ristoranti. La fermata della metropolitana Duomo blocca i tornelli: troppe persone sulla banchina – Al Camparino, storico locale in Galleria Vittorio Emanuele II, c’è la coda di persone pronte a entrare per bere un cocktail al banco o sedersi al tavolino nel dehor. “Ci è mancato moltissimo l’aperitivo al bar e quindi stamattina siamo usciti per concedercene uno”, dicono le persone in fila. In Galleria ci sono tantissime persone a passeggio e qualche coda fuori dai negozi dei marchi di lusso. I tavolini sono quasi tutti occupati da persone che bevono l’aperitivo o pranzano. A due passi dal Duomo, alla pizzeria napoletana Da Sorbillo, alle 12 ci sono già i primi avventori. “Per oggi abbiamo abbastanza prenotazioni – ha spiegato il direttore del locale Massimiliano Paradisi – La gente ha voglia di uscire e tornare a vivere”. Anche in altre vie dello shopping si sono avute code e tante persone in strada. A cominciare dai Navigli, con i tavolini erano tutti pieni e le persone sedute in Darsena, a corso Buenos Aires, dove le macchine erano incolonnate nel traffico e i negozi pieni di clienti. Anche in corso Garibaldi sono tante le attività che oggi hanno riaperto. Molti hanno scelto di mangiare fuori a pranzo. Tra i ristoratori c’è voglia di ricominciare, anche se con la preoccupazione di quello che potrebbe accadere a causa di una nuova ondata: “Siamo contenti, stamattina c’è stato un bel via vai. Ma se ci fanno chiudere un’altra volta siamo rovinati“. Assembramenti anche in piazza Duomo, con foto che girano sui social e fanno discutere. Nel primo pomeriggio, per alcuni minuti, alla fermata della metropolitana Duomo i tornelli sono stati bloccati per scaglionare gli ingressi e non far affollare le persone sulle banchine in attesa del treno: ma le code si sono formate lo stesso subito prima delle barriere, in attesa che vengano aperte.

Lombardia in zona gialla: da Bergamo a Como, centro storico preso d’assalto – Nel primo giorno di zona gialla, Bergamo è stata presa d’assalto. Soprattutto in Città Alta, bar e caffetterie si sono riempite, tutto esaurito nei ristoranti e tantissime persone sulle Mura e sulla Corsarola, la strada principale del borgo storico. Anche il centro di Bergamo bassa ha registrato il pienone per lo shopping natalizio: marciapiedi pieni di persone e lunghe code di auto in tutto il centro, con i parcheggi esauriti nel pomeriggio. Folla anche sul Lungolago di Como, con tante persone che sono uscite a passeggiare. In tanti sono tornati a girare per il centro, alla ricerca di un ristorante dove mangiare o per fare shopping. Ma non tutti i bar e o ristoranti hanno riaperto: alcuni gestori hanno spiegato che ancora non sanno come comportarsi e hanno invitato i clienti a continuare con l’asporto. Attivi anche i battelli per fare il giro sul lago.

A Roma chiusa l’area della Fontana di Trevi: non si riusciva più a camminare – Nella Capitale vie del centro immobilizzate dal passeggio. A causa della presenza di un affollamento tale che non rendeva più possibile il mantenimento della distanza di sicurezza, le pattuglie della polizia locale hanno dovuto chiudere temporaneamente l’area di Fontana di Trevi, per consentire il deflusso dei presenti. Si era creato un assembramento tale per cui le persone non riuscivano più a camminare e a defluire. Si procederà a una graduale riapertura e un contingentamento con modalità ‘stop and go’, procedura in atto anche in altre località del per scongiurare la formazione di assembramenti.

Gente in strada anche a Napoli, ancora arancione: folla per le vie dello shopping – Anche a Napoli – ancora in zona arancione – in tanti hanno percorso le strade dei negozi per le compere natalizie. Dal centro ai quartieri della ‘Napoli bene’, da via Foria alle centrali via Toledo e via Chiaia fino al Vomero, le immagini sono le stesse: famiglie, ragazzi, persone più anziane a passeggio. Lunghe file soprattutto all’esterno dei grandi magazzini e delle catene di abbigliamento, ma anche davanti a profumerie e di articoli per la casa. Sono molti negozi praticano sconti fino al 30% per incentivare gli acquisti.

A Torino si fa fatica a camminare sui marciapiedi. Parcheggi pieni e ingorghi in città – I tavolini del centro, a cominciare da quelli dello storico ‘Caffè Torino’, sono al completo, tranne quelli lasciati vuoti per il distanziamento. “Rincominciamo ma non si sa per quanto – dicono nel bar – però bisogna essere ottimisti”. Per le strade del centro di Torino c’è una grande folla, già dalle 11 della mattina si fa fatica a camminare per i negozi, presi d’assalto per lo shopping. Code di auto, ingorghi e parcheggi tutti pieni. Davanti ai negozi delle catene di abbigliamento c’è qualche fila che si trasforma in assembramento. I posti per bar e ristoranti sono esauriti da giorni, con le persone che si sono affrettate a prenotare per trovare un posto nel primo giorno di ‘via libera’. Folla anche tra i banchi del mercato della Crocetta, meta di acquisti di abbigliamento e accessori di qualità a prezzi popolari. Duro il commento del presidente Alberto Cirio: “Noi dobbiamo mantenere rigore e attenzione altissima, perché non possiamo sprecare questa opportunità. Se ripetiamo in queste vacanze natalizie gli errori fatti nell’estate, vuol dire che non abbiamo capito nulla“, ha detto.

A Firenze tanta gente in strada, ma rispetto delle regole. Messaggi sonori anti assembramenti – Tanta gente a Firenze per lo shopping natalizio. Code distanziate ai negozi con rispetto delle distanze di sicurezza. Al mercato delle Cascine nei momenti di massimo afflusso la polizia municipale ha regolamentato gli accessi con entrata dal lato del Viadotto dell’Indiano e uscita da piazza Vittorio Veneto per mantenere ordinato il flusso pedonale. Ai posti di controllo predisposti in ingresso città le verifiche fatte non hanno evidenziato irregolarità negli spostamenti. Messaggi anti assembramenti sono stati diffusi dalle auto della polizia municipale per invitare le persone presenti in strada al rispetto delle regole anti contagio.

In Calabria assembramenti nei bar già dalla mattina – Affollamenti nel centro cittadino di Catanzaro e delle altre città calabre. Grazie alla bella giornata, le vie e i tavolini dei bar si sono rapidamente riempiti già dalla mattina. Molte persone erano anche all’interno dei locali, dove si segnalano alcune situazioni di assembramento.