Televisione

Maria Monsè torna a parlare del “ritocchino” della figlia 14enne: “Ma quali assistenti sociali, dovrei essere premiata come madre”

L'argomento ha generato un gran dibattito anche nello studio del programma condotto da Alberto Matano, che è intervenuto per placare gli animi: “Non siete abituati a questa caciara, ma quando ci sono argomenti calienti succede questo”

“Ho portato mia figlia a fare un ritocchino al naso” è lo strillo di una copertina (tanto discussa) del settimanale Nuovo. Il virgolettato è da attribuire alla showgirl Maria Monsè, che ha deciso di sottoporre la figlia 14enne a un “ritocchino” dal chirurgo plastico. Una scelta che ha scatenato un gran putiferio. C’è addirittura chi ha chiesto l’intervento degli assistenti sociali. Ma per lei, un passato a “Non è la Rai” e un presente tra i reality e i salotti di Barbara d’Urso, la sua è stata una scelta da mamma responsabile.

Ecco cosa ha raccontato a “La Vita in Diretta” ieri pomeriggio: “È un interventino, sono tre punturine di numero di acido ialuronico, che viene riassorbito dalla pelle. Tra tre mesi non esisterà più nulla, non è un intervento irreversibile. C’è chi si fa il piercing a 14 anni. Non capisco perché tutto questo scalpore. Io dovrei essere premiata, a differenza di come vogliono farmi apparire: io volevo lanciare un messaggio alle ragazze. Se hanno un complesso, invece di aspettare i 18 anni, possono superarlo prima. Invece di fare il conto alla rovescia per arrivare a quell’età, possono superare prima un complesso esagerato. Anche una psicoterapeuta me l’ha confermato”.

Non si è dimostrato favorevole il chirurgo estetico Mirko Manola (nonché fratello di Diletta Leotta). Per lui è troppo presto: “È giusto che le pazienti che possano decidere di fare dei trattamenti ma a partire dai 18 anni, non prima. A 14 anni si vive l’età dell’adolescenza, un’età di trasformazione, c’è il passaggio da bambino ad adulto. Ci possono essere delle eccezioni, ma devono dei casi isolati. Io non lo avrei fatto”.

L’argomento ha generato un gran dibattito anche nello studio del programma condotto da Alberto Matano, che è intervenuto per placare gli animi: “Non siete abituati a questa caciara, ma quando ci sono argomenti calienti succede questo”. Ema Stokholma, opinionista in studio, non si è trattenuta: “Qui ci vorrebbero gli assistenti sociali”. Ma la Monsè è convinta dell’esito dell’operazione: “Noi come genitori sappiamo benissimo qual è il bene di nostra figlia. Ora è tanto contenta”.