Politica

Salvini a processo, a poche miglia dai negher e in mezzo ai terùn. Noi catanesi passeremo anche questa

Forse non è stata un’idea particolarmente intelligente spostare qualche po’ di gente per amor di Salvini dalla bergamasca allo Ionio proprio in tempo di virus. Il virus d’altra parte non esiste, è un complotto; o forse esiste ma lo portano i negri, e forse la terra è tonda ma forse è piatta, chi lo sa. Libertà di pensiero. “Siamo un popolo libero e delle mascherine ce ne freghiamo”, dice il Salvini british (che poi si chiama Boris), figurati quello padano.

L’Inghilterra, prima, era pure la patria della Magna Charta, quella che garantiva ai giudici la libertà di giudicare.

“Si magna con la Nutella?”, fa subito Salvini. ‘Sta storia dei giudici, della legge e dei codici, per cui un bianco è uguale a un negro e un terrone a uno di Lodi, lui veramente non l’ha mai capita. E intanto ora gli tocca averci a che fare, e fra tutte le brutte cose della vita (tenere a bada ora Zaia e ora Meloni, sbaciucchiare i grillini e dargli botte in testa, augurar colpi d’Etna alla Sicilia e poi doverci andare a fare campagna elettorale, questa dei giudici è la più fastidiosa e la più strana.

Perché in fondo la vita è semplice: hai i soldi? Fa’ quel che ti pare. Posteggi il Suv nello spazio handicappati, ti arraffi i soldi dello Stato, fai macarene con le fighette dei locali, insulti i lettori di libri, le donne libere, i non ariani. Poi arriva il giudice e ci mette il dito.

Non puoi far annegare la gente in alto mare, per dirne una, perché – dicono – c’è una Costituzione e c’è legge e trattati. E questi se le segnano tutte, e ti chiedono conto e ragione. E così eccoti qui a Catania, a poche miglia dai negher e giusto in mezzo ai terùn.

Basta, ne abbiamo viste tante, passeremo anche questa. Intanto però la gente non è più così ricettiva com’era prima. “Siamo invasi dall’Africa” non vende più. Intanto perché ci sono cose più serie, e ahimè reali, a cui pensare.

Poi perché i soldi non girano, almeno non girano in basso, e altro che africani coi barconi, qua sono i ragazzi nostri che se ne vanno via col Ryanair.

E poi c’è un’aria di stanca, d’insoddisfazione, di noia (i meno soldi che girano, certo, ma non solo questo) che a volte generano i calci in testa, a volte semplicemente il non credere più a niente. Nemmeno a te. Ci vogliono favole più complicate, oggigiorno. Il vecchio prodotto-paura è superato, adesso lo vogliono elegante e incartato, confezione nuova.

Ti ricordi com’era quando hai fatto fuori Bossi? Bene, adesso Bossi sei tu e Zaia è Salvini. Ti restano come a lui i vecchi militanti rubizzi con le corna in testa, le “centinaia di bergamaschi pronti alla rivolta”, il folklore. Gli assessori catanesi, i boss di Rosarno, i resti di vecchie cordate, i riciclati. Tu ringhi e mostri i denti, ma già altri lupi ti sbavano alle spalle.