Calcio

Suarez, il ‘domandone’ dell’esame: “Indichi cocomero e supermercato”. Poi gli chiedono una città italiana, ecco quale sceglie

Il colloquio dell'attaccante per ottenere il certificato B1 di italiano dura appena 12 minuti. Il primo quesito è "come ti chiami". Poi le immagini da riconoscere e la domanda sulla professione: "Faccio il calciatore". Secondo chi indaga, tutto era già contenuto in un file Pdf inviato all'uruguaiano

Sono passate da pochi minuti le ore 16 del 17 settembre quando Luis Suarez comincia il suo esame di italiano all’Università per Stranieri di Perugia. La prima domanda è la più classica: “Come ti chiami?“. “Mi chiamo Luis Alberto Suarez Diaz e sono uruguaiano”. Ne seguono altre: l’immagine di un cocomero, poi quella di un supermercato. Gli viene chiesto di parlare di una città italiana: Suarez cita Torino, proprio la sede della Juventus, squadra che fino a quel momento sembrava pronto ad assicurargli un nuovo contratto. Poi la trattativa si è interrotta all’improvviso, è arrivata la notizia dell’inchiesta e nel frattempo l’attaccante si è accasato all’Atletico Madrid. In tutto 12 minuti di colloquio.

Sono queste le domande dell’esame “farsa”: così l’hanno definito gli investigatori della Guardia di Finanza e la procura di Perugia. Secondo chi indaga, si è svolto “in una seduta ad hoc” per consentirgli di ottenere l’attestazione della conoscenza della lingua italiana di livello B1 e richiedere la cittadinanza. Oltre alle telefonate intercettate, una delle prove in mano a investigatori e inquirenti è un file Pdf che – stando alle indagini – contiene quesiti del tutto identici a quelli chiesti poi a Suarez.

Quel file, secondo quanto è emerso dal lavoro di Finanza e pm, è stato inviata dalla professoressa Stefania Spina – colei che ha ‘preparato’ Suarez con dei corsi on line – allo stesso calciatore tramite ‘Teams’. Poi lo avrebbe anche inviato via mail a Lorenzo Rocca, uno dei membri della commissione.

Nel Pdf c’erano le stesse immagini che gli sono state mostrate a Perugia durante l’esame: un cocomero e un supermercato. Con l’attaccante che ha indicato l’uno e l’altro con i termini giusti, parlando poi della sua famiglia e dei figli, come gli era stato indicato sempre nel file. Poi la domanda sulla città italiana e la risposta con Torino. L’esame è proseguito con altre domande. La professione? “Faccio il calciatore – ha risposto Suarez – e sono da 6 anni a Barcellona”.