Cronaca

Marina Berlusconi positiva al Covid. “Sta bene e lavora”. Piersilvio in isolamento fiduciario

La primogenita dell'ex premier ha effettuato diversi tamponi nelle ultime settimane, finora sempre negativi. La notizia della positività al test, stando a quanto apprende l'Ansa, trova conferma in ambienti del gruppo. Nei giorni scorsi ha smentito le presunte liti scoppiate in famiglia su chi avrebbe innescato la catena di contagio. A casa anche l'ad di Mediaset, ignoto l'esito del suo tampone

Non si ferma la catena di contagi nella famiglia Berlusconi. Dopo l’ex premier e i figli Barbara e Luigi, è risultata positiva al Covid-19 anche la primogenita Marina. La presidente di Fininvest e Mondadori ha effettuato diversi tamponi nelle ultime settimane, finora sempre negativi. Poi il test analizzato nel weekend ha dato risultato diverso. La notizia, stando a quanto apprende l’Ansa, trova conferma in ambienti del gruppo. Marina Berlusconi, 54 anni, si trovava già in isolamento a Milano – in linea con le regole vigenti – da quando il padre è risultato positivo mercoledì scorso. Al momento non si sa se anche altri membri della sua famiglia, protetti dalla privacy, siano positivi. Sempre in giornata è arrivata la notizia che anche il fratello Piersilvio Berlusconi, ad di Mediaset, si trova in isolamento preventivo e non potrà incontrare di persona il suo omologo in Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, dopo le decisioni dei tribunali internazionali. Nessun commento dall’azienda sull’esito di eventuali tamponi.

Nei giorni scorsi c’è chi ha definito “furioso” l’atteggiamento della primogenita dell’ex premier nei confronti di Barbara e Luigi – anche loro positivi – accusati da alcuni ambienti di Forza Italia di aver esposto Berlusconi al rischio di contrarre il virus con le loro serate tra Capri e la Sardegna. Ricostruzione che però Marina ha smentito, sostenendo che la malattia del padre “meriterebbe ben maggiore rispetto, discrezione e attenzione alla verità di quanto non legga e non ascolti in questi giorni. Giorni segnati dalla ossessiva ricerca di conflitti che non esistono e da una caccia al ‘colpevole’ che lascia davvero sconcertati”. Nella polemica sull’untore di Silvio c’è anche chi scommette che abbia contratto il virus dopo la vacanza a Villa Certosa (e il Ferragosto trascorso con i figli avuti da Veronica Lario, i rispettivi compagni e amici) e chi, invece, getta sospetti sul presunto focolaio di Arcore e sull’ultimo soggiorno in Provenza, proprio nella residenza di Marina.

“Per quanto mi riguarda – ha spiegato sempre la presidente di Fininvest – , mi vedo attribuiti non solo pensieri che non ho mai avuto e accuse che non mi sono mai sognata di formulare, ma addirittura parole e giudizi che non avrei mai avuto motivo di pronunciare. Sarò un’ingenua, ma non riesco a rassegnarmi nel vedere così calpestati i sentimenti di familiari, amici veri, collaboratori leali”. La pensa così anche lo zio, Paolo Berlusconi, secondo cui “non si può sapere dove Silvio abbia preso il virus. Non ci sono colpe, ma casualità, è inutile cercare colpe”. Il leader forzista ha trascorso il periodo di lockdown nella villa di Marina nel sud della Francia, con l’obiettivo di ridurre il più possibile i contatti con l’esterno. Insieme a lui c’era anche Marta Fascina, la deputata con cui ha iniziato una relazione dopo la rottura con Francesca Pascale, a sua volta contagiata dal virus. Le misure di sicurezza adottate per proteggerlo si sono allentate nel corso dell’estate, quando Berlusconi è tornato sia ad Arcore che a Villa Certosa in Sardegna.

Questioni familiari a parte, Marina è intervenuta nei giorni scorsi anche per rispondere alle parole di Carlo De Benedetti sul padre. “Gli faccio i miei migliori auguri, ma è stato un grande imbroglione. Io l’ho punito severamente. Ha versato alla Cir 562 milioni, che è la più grande goduria che ho avuto nella mia vita, per uno che ha fatto di tutto per ostacolarmi”, aveva dichiarato l’ingegnere a margine del Festival della Tv a Dogliani. Sono “parole di un uomo in disarmo sotto tutti i punti di vista, dalle esperienze imprenditoriali fino ai rapporti familiari”, ha replicato la presidente di Mondadori, e “non possono suscitare altro che un sentimento di commiserazione“.