La7

Scuola, Gubitosa (M5s) a Borghi su La7: “Salvini la paragona a lager nazisti? Va ricoverato, parole indegne”. “Lo giudicheranno gli elettori”

Salvini paragona le scuole italiane ai lager nazisti? Le parole hanno un peso. Un parlamentare della Repubblica che parla così è da ricovero. Questo politico alla frutta è da ricoverare. Non è possibile, noi ci dobbiamo indignare davanti a questa propaganda”. Così, a“Coffee Break” (La7), il deputato del M5s Michele Gubitosa commenta le parole del leader della Lega, Matteo Salvini, che in un comizio a Sarzana (La Spezia) ha dichiarato stamattina a proposito della riapertura delle scuole: “Questi sono tarati. E’ una battaglia che combatterò, vogliono trasformare le scuole in lager con i banchi a rotelle, le mascherine e i plexiglass”.

Gubitosa poi si rivolge al deputato della Lega, Claudio Borghi, anch’egli ospite della trasmissione: “Prima ho paragonato Salvini a Er Faina, ma mi sono sbagliato: è peggio. Guardate che io su questa cosa non transigo più. E lo dico anche al collega Borghi: l’opposizione deve collaborare, queste cose non si possono sentire. Salvini deve chiedere scusa ai nostri insegnanti, alle nostre scuole e agli italiani per aver fatto questo accostamento indegno“.

Borghi replica: “Dubito che Salvini abbia detto che gli insegnanti e i lavoratori della scuola siano dei nazisti o qualcosa del genere. Non mi risulta che abbia mai detto una parola contro gli insegnanti. Dato che ha due figli piccoli, Salvini, come me, è dell’idea che tenere in classe per lunghissime ore i bambini con una mascherina che non li fa respirare è una cosa che allarma”.
“Ma quella è una fake news che diffondete voi”, ribatte il parlamentare 5 Stelle.
“Se il ministero farà piazza pulita di tutte queste barbarie – continua Borghi – noi saremo i primi a essere contentissimi”.

Gubitosa risponde: “Lo sai che ti stimo e da te mi aspetto che tu prenda le distanze dalle parole di Salvini, che non è autorizzato a fare questi accostamenti. Almeno tu, Claudio, ti prego. Questi accostamenti non vanno fatti”.

Se c’è una cosa bella della Costituzione – replica Borghi – è che un parlamentare è libero di dire quello che pensa. I giudici delle parole di un politico sono i cittadini. Se Salvini ha pensato di fare un accostamento forte per sollevare una questione è importante, come il benessere e la salute anche psicologica dei bambini, il giudizio poi lo daranno gli elettori“.