Cronaca

Bergamo, parenti delle vittime del Covid depositano altre 100 denunce: “Non vogliamo un nuovo mistero di Stato, no mezze verità”

“Non ci basta una mezza verità, non vogliamo un altro mistero di Stato”. È questo l’appello del presidente del Comitato Noi Denunceremo, che oggi ha inviato una lettera ai vertici dell’Unione Europea per chiedere di vigilare sulle indagini in corso sulla gestione lombarda dell’emergenza Covid. Una richiesta che si aggiunge alle cento denunce presentate oggi dai familiari delle vittime del Covid-19 alla procura di Bergamo, nel secondo Denuncia day (il primo era stato il 10 giugno). Sono arrivati da tutta Italia. Non solo dalla Lombardia, ma anche dal Piemonte, dall’Emilia Romagna o dal Lazio, come il signor Carlo che ha perso la madre e il padre entrambi per infezione da coronavirus. Depositare la denuncia a Bergamo, hanno spiegato, ha un significato particolare per i familiari: “Tutti i nostri esposti partono dalla mancata chiusura di Nembro e Alzano – conclude Fusco – che ha creato un problema non solo alla Lombardia, ma a tutta l’Italia