Cultura

Milano, quartetti d’archi e Raffaello: quattro concerti (quasi) privati di fronte ai capolavori della Pinacoteca Ambrosiana

Il progetto Musica al Museo (nato dalla collaborazione tra Società del Quartetto di Milano e la Veneranda Biblioteca Ambrosiana) prevede quattro appuntamenti a partire dal 23 settembre: in gruppi da 15 persone, per trasformare i limiti imposti dal Covid in un'occasione

Sostare davanti alla Canestra di frutta di Caravaggio senza doversi mettere in punta di piedi, gareggiando con le teste di chi è davanti. Ammirare anche il piccolo dettaglio delle nature morte di Brueghel per tutto il tempo che si vuole, senza nessuno che spinge. E infine, godersi un concerto (quasi) privato, un quartetto d’archi con il suggestivo sfondo del Cartone preparatorio della Scuola di Atene di Raffaello. Via dalla pazza folla, dentro i musei italiani: questa è l’idea di Musica al Museo, progetto che vede coinvolti la Società del Quartetto di Milano, Le Dimore del Quartetto, e la Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Se le misure di distanziamento sociale obbligano a ridurre le esperienze collettive, si può trasformare un limite in un’occasione per apprezzare l’arte in solitudine, o quasi: i gruppi sono di quindici persone al massimo.

Ma soprattutto, un’occasione per imparare a “fare sistema” tra i vari settori della cultura, come spiega Francesca Moncada, Vicepresidente della Società del Quartetto e fondatrice delle Dimore del Quartetto. Il momento culminante, il più suggestivo, è il concerto: nella penombra della sala di Raffaello sembra quasi di essere soli. Le sagome dei musicisti si intravedono appena in controluce, mentre vibrano le corde dei violini, mentre su tutto domina illuminato il Cartone della Scuola di Atene, nei cui tratti si riesce a indovinare la mano la mano del Divin Pittore di Urbino (di cui si celebrano quest’anno i 500 anni dalla morte). Nell’affresco, che si trova a Roma, c’è a sua volta uno scorcio di musica: il dettaglio della tavola pitagorica dell’ottava musicale. “Le persone potranno sedersi in prima fila davanti alle opere e ai musicisti, un’occasione speciale per integrare visione e ascolto”, prosegue Moncada.

Gli appuntamenti partono dal 23 settembre, con viste guidate ogni mercoledì, fino al 14 ottobre. I turni saranno composti da 15 persone al massimo, per garantire il rispetto delle norme anti-Covid. Prima collezione scelta è quella della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, nata dalle opere donate dal cardinale Federico Borromeo e che contiene – tra gli altri capolavori – le tavole del Codice Atlantico, la più grande raccolta di scritti di Leonardo da Vinci. “Un museo è un luogo magico – afferma monsignor Alberto Rocca, direttore della Pinacoteca Ambrosiana – capace di condurre con luci e colori lungo i sentieri infiniti dei grandi eventi storici o i vicoli nascosti della mente dell’uomo, con le sue grandezze e le sue miserie. E quando in un museo le corde accarezzate dagli archetti fanno risuonare le armonie della musica, allora l’incanto è perfetto e irresistibile”.

I musicisti che si alterneranno davanti al Cartone di Raffaello saranno il Quartetto Indaco (23 settembre), il chitarrista Luigi Attademo (30 settembre), il violoncellista Nemanja Stanković (7 ottobre), il violinista Paolo Andreoli e il violoncellista Cosimo Carovani (14 ottobre). Tutte le informazioni per prenotarsi sul sito della Società del Quartetto.