Scuola

Scuola, 885 milioni per l’edilizia scolastica: ministra Azzolina firma il decreto. “Ora spendere velocemente e realizzare le opere”

Si tratta di un investimento particolarmente atteso, visto che l'Anci lo aveva indicato come condizione imprescindibile per dare il proprio assenso al progetto scuola per l'anno 2020-21. Risorse ripartite, in base alle domande, nelle diverse aree secondo la popolazione scolastica e il numero degli istituti presenti

Arrivano i soldi per la manutenzione straordinaria e l’efficientamento energetico degli edifici scolastici. Oggi pomeriggio la ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina, ha firmato un decreto che stanzia 885 milioni a favore di Province e Città metropolitane. Si tratta di un investimento particolarmente atteso. L’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci) nella Conferenza Unificata straordinaria del 26 giugno 2020 aveva dato l’intesa al piano per la ripresa della scuola vincolandola all’impegno da parte del governo di un incremento di risorse da destinare all’edilizia scolastica e al personale.

Un impegno a cui in viale Trastevere hanno tenuto fede. “Si tratta di un importante investimento che interessa le scuole secondarie di secondo grado e che è il punto di arrivo di un grande lavoro di coordinamento che è andato avanti, in questi mesi, tra la presidenza del Consiglio dei Ministri, il ministero dell’Istruzione e il ministero dell’Economia e delle Finanze, con l’Unione delle Province d’Italia (Upi) e l’Anci”, spiega la ministra Lucia Azzolina. “Stiamo lavorando – continua la ministra – per sbloccare tutte le risorse possibili. Sull’edilizia scolastica molto è stato fatto, ma c’è ancora tanto da fare. Gli investimenti ci sono, bisogna spendere velocemente e realizzare le opere”.

Il decreto andrà ora alla firma del presidente del Consiglio e, subito dopo, con decreto del ministro dell’Istruzione, saranno ripartite le risorse tra le Province e le Città metropolitane sulla base della popolazione scolastica e del numero degli edifici scolastici presenti sul territorio. Gli enti locali dovranno individuare e comunicare gli interventi che vorranno realizzare in via prioritaria. Per accelerare l’attuazione di queste opere, anche alla luce dell’attribuzione dei poteri commissariali a sindaci e presidenti di Province e Città metropolitane previsti dal Decreto Scuola, nei prossimi giorni verranno fornite agli enti locali le indicazioni operative per l’inoltro dei piani di intervento da attuare che verrà effettuato tramite apposito sistema informativo.

Ora tocca agli enti locali che hanno poteri speciali. Ad esempio, per le occupazioni di urgenza e per le espropriazioni delle aree necessarie per l’esecuzione degli interventi di edilizia scolastica, i sindaci e i presidenti delle province e delle città metropolitane, con proprio decreto, possono provvedere alla redazione dello stato di consistenza e del verbale di immissione in possesso dei suoli anche con la sola presenza di due rappresentanti della regione o degli enti territoriali interessati, prescindendo da ogni altro adempimento. Inoltre, sindaci e presidenti di province e città metropolitane dovranno vigilare sulla realizzazione dell’opera e sul rispetto della tempistica programmata, promuovere gli accordi di programma e le conferenze di servizi o parteciparvi, anche attraverso un proprio delegato, invitare alle conferenze di servizi tra le amministrazioni interessate anche soggetti privati, qualora ne ravvisino la necessità, e promuovere l’attivazione degli strumenti necessari per il reperimento delle risorse.