Cronaca

Tangenti metro Milano, il direttore generale di Atm: “Stiamo rescindendo tutti i contratti con le aziende coinvolte nell’inchiesta”

Arrigo Giana ha spiegato alla commissione consiliare quali saranno le prossime mosse dell'azienda dei trasporti dopo l'arresto di due suoi funzionari nell'inchiesta della Procura milanese sugli appalti truccati. Le aziende coinvolte, tra cui figurano Alstom e Siemens Mobility, "le buttiamo tutte fuori dalle scatole". E "oltre ad aver sospeso i 7 dipendenti indagati, ne abbiamo sospeso anche un altro per violazione del codice etico"

Le aziende coinvolte nell’inchiesta “le buttiamo tutte fuori dalle scatole, stiamo rescindendo tutti i contratti in essere, non solo quelli oggetto di indagine, con le aziende coinvolte”. Il direttore generale di Atm, Arrigo Giana, ha spiegato alla commissione consiliare quali saranno le prossime mosse dell’azienda dei trasporti di Milano, dopo l’arresto di due suoi funzionari nell’inchiesta su presunte tangenti e appalti truccati per i lavori sulle metropolitane milanesi. Al centro delle indagini di Procura e Finanza ci sono 8 appalti da 150 milioni di euro. Tra le società coinvolte figurano Alstom Ferroviaria e Siemens Mobility, ma anche Ceit e Engineering Informatica, Gilf e Ctf.

“Oltre ad aver sospeso i sette dipendenti indagati, ne abbiamo sospeso anche un altro e stiamo valutando la posizione di altre figure aziendali non indagate che tuttavia potrebbero aver violato il codice etico di Atm, circostanza che potrebbe non avere rilevanza penale ma che ha grandissima rilevanza organizzativa ed etica per l’azienda”, ha detto il dg Giana. “Alcune di queste persone sono citate nell’ordinanza” con cui sono stati disposti gli arresti tra gli altri di Paolo Bellini, responsabile degli ‘impianti di segnalamento e automazione’ delle linee metropolitane. “La direzione del personale di Atm – ha proseguito Giana – li sta sentendo per capire il loro ruolo nella vicenda. Lo stiamo facendo cercando di non ostacolare le indagini della magistratura in corso”.

Per quanto riguarda le aziende coinvolte nell’inchiesta della procura di Milano, il direttore generale di Atm ha spiegato che “in questo momento stiamo scindendo tutti i contratti in essere, e non soltanto quelli oggetto di indagine”. Inoltre, “abbiamo dato mandato ai nostri avvocati di avviare un’azione legale nei confronti di tutte queste aziende, che con il loro comportamento hanno causato dei danni ad Atm, sicuramente reputazionali”. “L’azienda – ha precisato Giana – querela tutte queste aziende, che hanno violato il codice etico che avevano sottoscritto al momento della firma dei nostri contratti”. Oltre a questo, ha aggiunto, Atm intende costituirsi parte civile nel procedimento penale che si aprirà al termine delle indagini.

“A oggi non sono emerse segnalazioni di dipendenti che lavorano o che hanno lavorato nelle unità organizzative coinvolte nell’inchiesta o in unità che stavano sopra o che si relazionavano parallelamente alle prime”, ha detto ancora Giana parlando in commissione consiliare. “Stiamo risentendo tutti questi lavoratori – ha concluso il dg di Atm, riprendendo quanto pubblicato da alcuni organi di stampa – per capire se ci siano state segnalazioni che poi si sono fermate da qualche parte e che non sono arrivate agli organi competenti che hanno il compito di intervenire con verifiche puntuali, ma al momento non ce ne sono”.