Società

Sanità pubblica, chi ascolterà il Grillo parlante?

Come sapete è stato pubblicato a febbraio scorso un libro storico sul mio percorso di medico e del mio impegno civico per una sanità migliore dal titolo Vicolo degli Onesti, scritto da Raffaella Giuri, edito da Linea Edizioni, con la prefazione di Gherardo Colombo.

Poi l’Italia, in particolare la Regione Lombardia, e il mondo intero è stato colpito dal Covid-19 e purtroppo le carenze da me denunciate sono state alla base delle grosse difficoltà che il nostro sistema sanitario ha avuto.

Da qui l’idea di utilizzare ogni giorno della quarantena per scrivere una puntata, sotto forma questa volta di podcast, che poteva essere ascoltata su Spotify o altri canali online. Questo podcast del Vicolo degli Onesti, letto dall’autrice, parteciperà a ottobre ad un concorso a Modena sul giornalismo investigativo.

La lettura delle 19 puntate confrontava giorno dopo giorno, capitolo dopo capitolo il nesso fra il libro appena consegnato alle librerie con la quotidianità della pandemia. Un bel lavoro che non poteva che portare alla pubblicazione di un nuovo libro, sempre scritto da Raffaella Giuri per Linea Edizioni, che uscirà a luglio: Il Grillo Parlante, in difesa della sanità pubblica. In questo caso la splendida prefazione è scritta da Piero Chiambretti che è stato suo malgrado protagonista di questa pessima esperienza del coronavirus e che ha perso la madre Felicita ricoverata con lui a Torino.

Naturalmente il grillo parlante mi rappresenta e mi assomiglia soprattutto quando dice nella famosa fiaba di Collodi: “Non me ne andrò di qui fin quando non ti avrò detto una grande verità”. Sì, perché nella mia lotta per difendere la sanità pubblica (mai sottotitolo poteva essere più appropriato) spesso ho dovuto dire senza essere ascoltato. Ma nell’emergenza tutti abbiamo imparato che la salute dei cittadini deve essere gestita dal pubblico e lontano dalla politica.

Il privato accreditato invece copre in Regione Lombardia, come abbiamo visto nei miei post di questi mesi, circa il 60% dell’ospedalità, con carenze di primo soccorso che sono diventate la causa principe di questo colpo duro. Il privato accreditato continua il suo percorso che trova nella politica il suo braccio destro. E’ di questi giorni la notizia che uno dei gruppi più attivi ha da tempo come amministratore delegato un politico di lungo corso, Angelino Alfano, e ha inserito nel Consiglio di amministrazione Roberto Maroni.

La politica che gestisce da tempo la sanità e che spesso “permette” ai privati, senza controllo, di fare ciò che vogliono. Ad esempio adesso che anche le prestazioni mediche stanno ripartendo con una lista di attesa lunghissima le strutture offrono, come io denuncio da anni, una visita privata “smart”, una volta denominata solvente divisionale. In pratica dicono al cittadino che paga le tasse, quindi che dovrebbe essere coperto dal servizio pubblico, che se vogliono la prestazione mutualistica devono a seconda della specialità aspettare mesi o anni e se la vogliono privata un solo giorno; ma che se accettano sempre una visita privata “calmierata”, la avranno entro qualche giorno.

Ho già spiegato più volte che la Regione non controlla, perché non essendo mutualistica quella prestazione non viene conteggiata, quindi risparmia; il cittadino dice, non ricordando che ha già pagato le tasse – se le paga – per averla con diritto, che in fondo è fortunato perché la fa con pochi soldi in poco tempo; la struttura incassa soldi subito ed è felice; l’unico gabbato, che vede ovviamente allungare la lista d’attesa, è colui che non può permettersi nient’altro che una prestazione mutualistica pura.

Quindi per non dimenticare vi consiglio di leggere, in questa estate che è appena iniziata, i due libri e di mettere in pratica la vostra protesta pacifica diffondendo le buone idee in modo tale che io non debba parlare inutilmente. Spesso in questi anni, infatti, mi sono sentito bersaglio di esseri di legno che avevano come caratteristica principale un naso sempre più lungo per le loro bugie.