Politica

Solinas, il novello Braveheart che tiene la sua Regione con il fiato sospeso

Che cosa può spingere un governatore a professare per circa due settimane che nessuno entrerà nella “sua” (uti dominus) Regione (nella specie la Sardegna) senza il “passaporto sanitario”, poi anche accontentandosi del solo “certificato di negatività”, incurante della Costituzione (nella specie l’art. 120 Cost.) e delle uniche certezze della Comunità scientifica (ossia che non esiste alcun passaporto o certificato idoneo ad attestare che uno sia immune per sé e soprattutto per gli altri dal Covid-19)?

Può essere forse dettato: dal suo credo politico da autonomista (sardista)? Da marketing politico? Dall’intento di accreditarsi come il nuovo Umberto Bossi del centro e sud Italia? Dall’inclinazione narcisistica di voler essere al centro dell’attenzione, fino a incrociare bellamente la spada con Giuseppe Sala, Francesco Boccia e chiunque osi contraddirlo? Dal nobile intento di voler proteggere il suo popolo da irresponsabili untori che si apprestino a voler contaminare la sua splendida terra?

Potrebbe essere un mix di tutto questo, non avremo mai una risposta certa. Quello che è farsesco è che tutte le persone bramose e desiderose ed anche necessitate dall’impellente bisogno di dover andare in Sardegna (dal semplice turista che intende farsi un weekend o uno o pure due mesi di vacanza; da chi deve recarsi per motivi di lavoro o per motivi familiari o semplicemente ritornare nella propria dimora col dubbio che oggi rischi di essere ancora quarantenati e reclusi per 14 giorni etc.) non possono ancora oggi programmare (perché caro Christian Solinas è così che si fa, i viaggi si organizzano con largo anticipo) alcunché, in quanto il bizzarro governatore, forse innamoratosi del personaggio eroe Wallace immortalato in Braveheart, tiene tutti con il fiato sospeso.

È invece grottesco osservare come un governatore, dunque parliamo di un rappresentante apicale delle istituzioni, possa mostrarsi indifferente e sprezzante, non vogliamo neanche osare ignorante della stessa, nei confronti della Carta costituzionale, secondo cui l’art. 120, al primo comma “La Regione non può (…) adottare provvedimenti che ostacolino in qualsiasi modo la libera circolazione delle persone e delle cose tra le Regioni, né limitare l’esercizio del diritto al lavoro” e dileggiare il ministro Boccia che gli ricorda un principio fondamentale.

È grottesco osservare come un governatore possa tenere sotto scacco una comunità intera, compresa la propria popolazione regionale che gode di cospicue fonti di reddito proprio dall’indotto del turismo, oggi paralizzato (e dunque in parte perso definitivamente, in una situazione già di straordinario deficit economico), semplicemente brandendo uno strumento scientifico, privo di qualsivoglia scientificità, come anche ieri gli hanno ricordato tutti (e dicasi tutti) gli esponenti della Comunità scientifica.

È pure grottesco osservare come un governatore si muova a targhe alterne, oggi sardista ma poi ieri e domani nazionalista ove richiami il governo a risolvere (a spese di tutti gli italiani) il trasporto aereo e navale, oltre alle infrastrutture locali.

L’intento, seppure anche nobile di Solinas (voglio proteggere la mia Comunità da una pandemia) deve confrontarsi con risposte certe e pratiche, indicandosi la soluzione. Se il tuo intento è quello di consentire l’accesso nell’Isola solo a soggetti sani, l’unica soluzione è che ti devi fare carico (non appena sbarcati gli invasori) di testarli (ma con quali test se ad oggi non risultano test convalidati dalla Comunità scientifica?!), perché ogni altra pretesa è meramente ridicola (test sierologici, poi seguiti dal tampone, oltre a non essere sufficienti, dovrebbero avvenire sino allo sbarco, potendo il soggetto che sbarca avere contratto il Covid-19 in un momento intermedio). E poi però mi devi pure garantire che io non riparta infettato, ancorché vi sia un Rd pari allo 0,2%.

Quindi quello che chiede l’ostinato ed imperterrito Solinas non è solo illegittimo, non è solo ascientifico ma è pur anche illogico. Ove persistesse nei suoi propositi, Solinas potrà certo essere “commissariato” ad hoc, onde rimuovere una eventuale ordinanza palesemente illegittima, oltre ad essere pure disapplicata per manifesta e abnorme illegittimità. Ma si dovrà arrivare a tanto?