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Recovery Fund, Conte: “Ottimo segnale da Ue”. Olanda: “Negoziato lungo, posizioni distanti”. Merkel: “Non si chiuderà al prossimo vertice”

Il presidente del Consiglio approva il piano da 750 miliardi presentato dalla Commissione: “Va proprio nella direzione indicata dall’Italia".. Vanno convinti però i Paesi rigoristi. I Paesi Bassi già avvertono: "È difficile pensare che questa proposta potrà essere il risultato finale della trattativa”. La Danimarca più cauta: "Studieremo il pacchetto, crescita economica è nell'interesse di tutti". La cancelliera tedesca esclude un'intesa già a giugno e prevede che si dovrà aspettare fine anno

Soddisfazione da parte del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che parla di “ottimo segnale da Bruxelles”. E i Paesi Bassi che però subito frenano: “I negoziati saranno lunghi, posizioni distanti”. Il governo italiano accoglie positivamente la proposta della Commissione Ue di un Recovery Fund da 750 miliardi di euro. Un pacchetto composto da sovvenzioni e prestiti che per l’Italia significherebbe ricevere, secondo quanto anticipato, 172,7 miliardi: 81,807 sarebbero versati come aiuti a fondo perduto e 90,938 miliardi come prestiti. La trattativa però sarà lunga e i Paesi rigoristi, con a capo Austria e Paesi Bassi, già avvertono che non accetteranno queste condizioni. “È chiaro che le trattative saranno difficili e non saranno chiuse già al prossimo Consiglio europeo” di giugno, ammette Angela Merkel, spiegando che l’obiettivo è riuscire “in autunno a trovare abbastanza tempo per le consultazioni nel Parlamento europeo e nei parlamenti nazionali, in modo che possa entrare in vigore entro il primo gennaio 2021“.

Il premier Conte, dopo l’annuncio di Ursula von der Leyen, sui social parla di una proposta che “va proprio nella direzione indicata dall’Italia. Siamo stati descritti come visionari perché ci abbiamo creduto dall’inizio. I 500 miliardi a fondo perduto e i 250 di prestiti sono una cifra adeguata. Ora acceleriamo sul negoziato e liberiamo presto le risorse”. Fonti di governo riportano che Conte ha ricevuto in queste ore “tanti messaggi di complimenti, recapitati anche dagli altri leader europei, per la visione di lungo periodo del premier in termini di risposta economica comune da dare per far fronte alla crisi innescata dal coronavirus”. Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, dichiara: “La proposta della Commissione Ue è all’altezza della sfida e della necessità di sostenere il rilancio dell’economia con strumenti e risorse comuni. È un passo avanti storico, ora lavoriamo per adottarla rapidamente”.

Ma fonti diplomatiche dei Paesi Bassi, uno dei membri Ue nel gruppo dei cosiddetti ‘frugali’, frenano: “Le posizioni sono lontane e questo è un dossier che richiede l’unanimità, quindi i negoziati richiederanno tempo. È difficile pensare che questa proposta potrà essere il risultato finale di quei negoziati”. Poi è arrivato il commento del cancelliere austriaco Sebastian Kurz, promotore della controproposta dei “frugali” che non prevedeva nessuna sovvenzione e solo prestiti: “È positivo che sia garantito che i finanziamenti del Fondo per la ripresa siano limitati nel tempo e che” questo strumento “non porti a un’unione del debito permanente. Ciò che deve ancora essere negoziato è l’ammontare” del Fondo “e il rapporto tra sovvenzioni e prestiti“.

La Commissione ha ascoltato le rimostranze dei ‘Quattro Frugali’ (Austria, Olanda, Svezia e Danimarca) che chiedono un approccio “moderno, temporaneo e proporzionato”, come “è stato fatto“, ha detto von der Leyen, in conferenza stampa, ribadendo che il fondo non porterà alla mutualizzazione del debito. Dalla Copenaghen è arrivata una replica meno netta di quella olandese: “La Danimarca non vede l’ora di studiare in modo approfondito il pacchetto e speriamo di raggiungere presto un accordo su questo e sul quadro finanziario pluriennale”, scrive la Rappresentanza del governo danese presso le istituzioni Ue. “Ristabilire la crescita economica è nell’interesse di tutti e richiede una strategia comune“, si legge nel loro tweet.

Soddisfazione di Germania e Spagna – Da Berlino trapela soddisfazione, visto che la proposta della Commissione si avvicina a quella già avanzata dall’asse franco-tedesco. La Commissione ha fatto una proposta “che accompagneremo in modo costruttivo e sulla quale dovremo consultarci”, ha spiegato la cancelliera Merkel in una conferenza stampa. Il piano “dovrà servire alla ripresa e al futuro” e molte sono le “questioni ancora aperte“. “Non meraviglia che la proposta della Commissione non sia identica alla proposta avanzata da noi”, ha affermato riferendosi all’iniziativa presa con Macron. Quella di oggi, “contiene elementi” della proposta di Berlino e Parigi, ed “elementi” della proposta degli altri Paesi: “Ora ci sarà una trattativa“. Positivo anche il commento del premier spagnolo, Pedro Sanchez, che insieme all’Italia fa parte del fronte dei Paesi del Sud: “La creazione di un fondo da 750 miliardi è una base per il negoziato, dobbiamo raggiungere presto un accordo per accedere alle risorse che ci permettano di riattivare l’economia e superare la crisi”. La necessità di raggiungere presto un’intesa è sottolineata anche dal presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, che indica la data del 19 giugno, quando ci sarà il prossimo vertice Ue: “Bisogna fare di tutto per arrivare a un accordo prima della pausa estiva“.

Nel Parlamento Ue – Entusiasta il presidente del Gruppo del Ppe al Parlamento europeo, Manfred Weber: “E’ tornata la solidarietà europea, lo spirito di Robert Schuman”. “Qualche settimana fa abbiamo visto nelle strade dell’Italia il dramma e milioni di persone in Europa che sono preoccupate per il loro destino. Oggi Europa da una risposta forte e dice voi non siete soli, aprendo un nuovo capitolo per la storia dell’Ue”. Soddisfatta della proposta della Commissione anche la presidente del gruppo dei socialisti, la spagnola Iratxe García, che ha sottolineato come il piano sia un passo verso “la costruzione di un’Europa solidale” e che sia necessario “convincere i Paesi contrari all’interno del Consiglio europeo“.

Le reazioni in Italia – La maggioranza di governo, in linea con il premier, commenta positivamente la proposta della Commissione Ue: “Auspichiamo che questo risultato venga confermato dall’Euro summit, dove il presidente Conte porterà le linee di intervento per il rilancio dell’Italia, che condividiamo in modo convinto“, scrive su Facebook il capo politico del M5s, Vito Crimi. “Dalla pandemia sta nascendo la nuova Europa“, commenta anche il ministro della Cultura e capodelegazione Pd al Governo Dario Franceschini. Anche Matteo Renzi è soddisfatto: “Unione Europea batte populisti 750 (miliardi) a zero”. Così come il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, Federico Fornaro: “Un passo in avanti significativo per affrontare in una prospettiva solidale la crisi economica prodotta dal Covid19”. Anche le opposizioni non nascondono che per l’Italia sarebbe una buona proposta e sottolineano però le difficoltà nel negoziato: il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, plaude l’annuncio di von der Leyen: “L’Europa si muove nella giusta direzione. Il Consiglio europeo non riduca la proposta della Commissione europea”. Il leader della Lega Matteo Salvini commenta: “Dall’Europa aspettiamo non più promesse ma soldi veri. Se arrivano soldi veri siamo felici”.