Diritti

Lombardia, nasce il registro dei piani di abbattimento delle barriere architettoniche: “Strumento per attuare la legge del 1989”

Il progetto di legge è stato approvato all'unanimità dal consiglio regionale su proposta del consigliere d'opposizione Michele Usuelli (+Europa/Radicali): "Mi auguro che i comuni vogliano sfruttare le possibilità offerte dal provvedimento, utilizzando i finanziamenti per 400 milioni di euro messi in campo"

Ancora troppi ostacoli nei comuni lombardi impediscono il diritto alla mobilità libera e accessibile per tutti. Così nel pomeriggio del 26 maggio il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità il progetto di legge n.53 che istituisce il primo Registro regionale dei Piani di abbattimento delle barriere architettoniche (Peba) per accelerare la programmazione e monitorare lo stato di avanzamento. Il Pdl è stato presentato dal consigliere dell’opposizione Michele Usuelli (+Europa/Radicali). Come documentato dall’Indagine ANCI dell’aprile 2018, a distanza di 30 anni dall’entrata in vigore della legge del 1989 e della Legge Regionale n.6/89, gli obiettivi della norma sono ancora lontanissimi dall’essere raggiunti. La situazione dei comuni lombardi, ad esempio, è assai critica perché solo il 5% è in fase di programmazione dei Peba, il 38% prevede di dotarsi di un Piano entro un anno e oltre la metà dicono di produrlo in un arco di tempo superiore ai 12 mesi.

La nuova legge prevede appunto l’istituzione di un registro, presso l’assessorato competente della giunta regionale, nel quale confluiranno i dati dei diversi Comuni in merito ai piani di abbattimento delle barriere architettoniche, con l’obiettivo di innescare percorsi virtuosi che favoriscano i processi di integrazione delle persone con disabilità nella vita cittadina. Approvato anche un ordine del giorno, sempre a firma Usuelli, che prevede di incentivare, attraverso l’implementazione del sito Lombardia Facile e con campagne ad hoc, il marketing turistico mirato sulle realtà turistiche cha abbiano provveduto all’eliminazione delle barriere architettoniche.

“In due anni e mezzo è la prima volta che una legge dell’opposizione viene approvata in Regione Lombardia, tra l’altro con il voto favorevole di tutti i consiglieri”, dice a ilfattoquotidiano.it il primo firmatario Usuelli. “L’ho scritta su iniziativa dell’Associazione Luca Coscioni, nel momento post assegnazione delle Paralimpiadi invernali 2026 assegnate a Milano e Cortina, per avere finalmente un Registro sui Peba che chiede trasparenza e che vuole fornire una corretta informazione ai cittadini”. “Mi auguro che i comuni – aggiunge – vogliano sfruttare le possibilità offerte dall’approvazione di questa legge e della n.9/2020, utilizzando finanziamenti per 400 milioni di euro messi in campo dal Pirellone per la realizzazione/riqualificazione di opere pubbliche tra le quali, come ricordato dall’assessore al Bilancio Caparini, l’abbattimento delle barriere architettoniche, così da favorire pari diritti e integrazione per le persone con disabilità”. Il consigliere di +Europa/Radicali aveva chiesto anche che venissero “commissariati ad acta quei Comuni inadempienti ma gli altri partiti si sono opposti dicendo che fosse un atto troppo gravoso”, precisa Usuelli. “Comunque salutiamo questa approvazione come un momento di attenzione verso il mondo della disabilità, dopo molti reiterati episodi infelici da parte dell’assessore alle Politiche sociali, Abitative e Disabilità Bolognini” con i tagli per l’assistenza personale ai disabili gravi e gravissimi, problemi parzialmente rientrati dopo mesi di fortissime polemiche.

Soddisfatti dell’approvazione sono anche Rocco Berardo e Marco Cappato, rispettivamente Coordinatore delle iniziative sulla disabilità e Tesoriere della Coscioni. “Il Registro rappresenta un’importante documentazione regionale per controllare l’attuazione effettiva della legge del 1989, con un incentivo alla loro approvazione, ed è un utile strumento per i cittadini per verificare lo stato di avanzamento dell’abbattimento delle barriere e dell’accessibilità in generale, anche in dialogo con l’amministrazione per dare priorità agli interventi più urgenti”. Contattato dal Fatto.it il direttore del Centro regionale per l’accessibilità e il benessere ambientale (Craba) Armando De Salvatore commenta: “E’ una buona notizia, un positivo inizio per portare nell’agenda di Regione Lombardia e degli enti locali il tema dell’accessibilità degli spazi pubblici e delle città. Questa notizia – continua – è un seme che si auspica generi un tavolo di lavoro sull’aggiornamento della LR n. 6/89 , che pone tra i suoi obiettivi il ripensare in chiave di maggiore fruibilità e inclusione i propri territori”. Secondo De Salvatore “sono fondamentali linee guida omogenee per tutti i comuni. Per le persone con disabilità o che esprimono fragilità la presenza di barriere architettoniche, percettive, comunicative, identifica il principale fattore di discriminazione e di ostacolo alla vita di relazione, alla partecipazione sociale, alla crescita professionale, alla vita da cittadini”.