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Ue, le raccomandazioni all’Italia: “Ampliare reddito di cittadinanza per raggiungere i più vulnerabili. Evitare ritardi nei pagamenti”

La Commissione invita a fornire liquidità all’economia reale, comprese le piccole e medie imprese, le imprese innovative e il lavoro autonomo, e sostenere i redditi, soprattutto quelli degli atipici. Torna anche quest'anno la richiesta di "migliorare l'efficienza del sistema giudiziario e l’efficacia della pubblica amministrazione". Ma occorre anche "rafforzare la resilienza e la capacità del sistema sanitario"

Rafforzare il reddito di cittadinanza per raggiungere i più vulnerabili, visto cheil reddito di emergenza è una misura temporanea. Garantire un’attuazione efficace delle misure per fornire liquidità all’economia reale, comprese le piccole e medie imprese, le imprese innovative e il lavoro autonomo, evitando ritardi nei pagamenti causati da “colli di bottiglia nella pubblica amministrazione”. Sono alcune delle richieste fatte dalla Ue all’Italia nelle sue raccomandazioni annuali, che spaziano dall’auspicio che il reddito di cittadinanza sia allargato alle categorie vulnerabili al rafforzamento del sistema sanitario, fino all’eterna richiesta di rendere più efficiente la giustizia. Punto che ora diventa più rilevante perché queste raccomandazioni avranno un forte legame con i fondi erogati dal Recovery Fund, come ha sottolineato il vicepresidente esecutivo della Commissione Valdis Dombrovskis.

Tra le raccomandazioni scritte alla luce dell’emergenza Covid c’è quella di rafforzare il sostegno al reddito, soprattutto per i lavoratori atipici e le persone in condizioni di vulnerabilità. “Il nuovo schema di reddito minimo (il reddito di cittadinanza, ndr) che l’anno scorso ha fornito benefici a più di 1 milione di famiglie può mitigare l’effetto della crisi”, si legge nel documento, “ma la sua capacità di raggiungere i gruppi vulnerabili può essere migliorata. Su base temporanea il governo ha introdotto un reddito di emergenza aggiuntivo”, nota la Commissione, “per supportare le famiglie che per ora non hanno diritto al rdc”. Bene anche il recente “ammorbidimento delle norme per la regolarizzazione dei lavoratori in nero e per estendere i permessi di soggiorno ai lavoratori migranti”.

Per la Ue sono inoltre necessari investimenti pubblici e la promozione di investimenti privati per favorire la ripresa economica con una particolare attenzione per “la transizione verde e digitale”, sottolinea Bruxelles, che chiede “attenzione particolare sulla produzione e l’uso di energia pulita” e “il rafforzamento delle infrastrutture digitali” del Paese “per garantire i servizi essenziali”. Quando “le condizioni economiche lo consentiranno”, poi, l’Italia dovrà impegnarsi nel “raggiungere un bilancio pubblico equilibrato a medio termine e garantire la sostenibilità del debito“.

La scarsa efficienza del sistema giudiziario e della pubblica amministrazione resta un punto debole che il nostro Paese deve affrontare. Una delle principali raccomandazioni, come sempre da molti anni a questa parte, è di “migliorare l’efficienza del sistema giudiziario e l’efficacia della pubblica amministrazione”. Tra l’altro, ricorda la Commissione, una pubblica amministrazione efficiente “è cruciale per assicurare che le misure adottate per affrontare l’emergenza e sostenere la ripresa economica non vengano rallentate nella loro attuazione”. Del resto l’esborso di “aiuti sociali, le misure di liquidità e l’anticipo degli investimenti potrebbero non essere efficaci, se vengono ostacolati da colli di bottiglia nel settore pubblico”

L’Italia deve infine “rafforzare la resilienza e la capacità del sistema sanitario” in particolare su “operatori sanitari, dispositivi medici critici e infrastrutture“. Davanti alla crisi del coronavirus, il Paese deve “adottare tutte le misure necessarie per affrontare efficacemente la pandemia, sostenere l’economia e la conseguente ripresa”, scrive Bruxelles, sottolineando l’importanza di “rafforzare il coordinamento tra autorità nazionali e regionali”.