8) Bobo Rondelli. Per amore del cielo (2009).
Come succedeva con Piero Ciampi, in Bobo Rondelli la persona e il cantautore hanno un’aderenza totale, e spesso l’unico artificio che si concede è la distanza tra il modo di porsi, apparentemente sciatto e maudit (deliberatamente triviale e toscano: livornese, per la precisione), e certi momenti in cui il cuore duro lascia spazio alla dolcezza, alla tenerezza del momento intimo fermato in canzone. Questo succede benissimo nello scarto tra Disperati intellettuali ubriaconi del 2002 e Per amor del cielo. E dal vivo è ancora meglio. I brani migliori del disco sono Soffio d’angelo, Madame Sitrì e, soprattutto, Licantropi.