Memorie di uno stalker, memorie di uno slave, memorie di un toyboy. Finché c’è sesso c’è speranza. Paradossale, sarcastico, surreale, è l’approccio alla materia di Massimiliano Parente in Tre incredibili racconti erotici per ragazzi(La Nave di Teseo). Tre brevi raccontini introdotti da tre disegnini (a china? comunque molto intriganti) di Gipi: nel primo un uomo perora la propria causa di sgangherato persecutore seriale di una star del web davanti a un giudice che lo deve condannare; nel secondo un altro si confronta con un dipendente della sua banca del suo essere totalmente dominato da una mistress; e infine un altro ancora che espone il suo passivo utilizzo sessuale da parte di una signora un po’ in là con l’età. Tre incredibili racconti erotici per ragazzi è un Innamorato fisso ai tempi del porno web. Un Aldo Nove impantanato nelle sabbie mobili della sottomissione maschile. Un Andrea Pinketts meno apocalittico e più tristemente e pigramente copulante. I lampi spassosi di umorismo stanno più nella trovata che nella scrittura (“Ma non sapevo cosa, finché quando ho aperto il frigorifero e mi è venuta l’idea di fare l’amore con il latte. Perché il bianco nel bianco non si vede”). E se si va oltre l’iperbole comico i racconti di Parente nella loro esibizione estrema della disperazione del maschio mostrano una sottomissione epocale di genere a rovescio. La materia è delicatissima, ma lo spirito provocatorio è intonso e diverte. Da leggere in qualche convivio da piccolo gruppo misto davanti ad un bicchiere di rosso. Voto: 7