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Ponte Morandi, l’ispettore del Mit: “La rampa elicoidale ha un importante degrado, va sistemata prima di finire nuovo viadotto”

L’ingegnere Placido Migliorino ha riscontrato su quell'arteria carenze che allo stato attuale, se il nuovo ponte fosse già percorribile, non ne permetterebbero l’utilizzo. La Direzione di Tronco di Genova di Aspi si è difesa facendo sapere che "aveva avviato da diversi mesi una attività per analizzare e risolvere tutte le esigenze manutentive o di adeguamento alle vigenti normative"

Mentre proseguono i lavori per il nuovo ponte sul Polcevera che il sindaco-commissario Marco Bucci punta a inaugurare a fine maggio, spunta una nuova grana per Autostrade per l’Italia. Nel mirino c’è la rampa elicoidale del Morandi, l’arteria – progettata anch’essa Riccardo Morandi – che immette sul viadotto il traffico proveniente da A7, A10 e A12. Dall’ispezione dell’ingegnere Placido Migliorino, l’ispettore inviato dal Mit a controllare la rete autostradale ligure, è emerso infatti che subito dopo l’ingresso dal casello di Genova Ovest l’elicoidale presenta un grado di ammaloramento e degrado “importante” e deve essere sottoposto a lavori prima che sia finito il nuovo viadotto. Il super esperto ha riscontrato carenze che allo stato attuale, se il nuovo ponte fosse già percorribile, non ne permetterebbero l’utilizzo.

La Direzione di Tronco di Genova di Aspi ha fatto sapere che “aveva avviato da diversi mesi una attività per analizzare e risolvere tutte le esigenze manutentive o di adeguamento alle vigenti normative prima dell’apertura del nuovo viadotto”. E ha sostenuto che “il successivo incontro, tutt’ora in corso presso gli uffici della Direzione di Tronco con l’analisi della documentazione progettuale già disponibile, permetterà di confermare l’ultimazione di tutte le attività con anticipo rispetto ai tempi previsti per l’apertura del nuovo ponte, pur con alcune integrazioni e miglioramenti dei progetti in fase di ultimazione che saranno prontamente recepite”.