Un legame supposto e misterioso che sembra un libro di Dan Brown tra un Massimo Cacciari che tuona dell’arrivo Anticristo, dottrine sciamaniche, e la sepoltura di Mattioli nella tomba dell’eretica suora trecentesca Guglielmina nell’abbazia di Chiaravalle. La seconda è un classicone qui rifinito nei dettagli dei partecipanti che non finirà mia di stupirci, confermato anche da atti processuali: la celebre seduta spiritica del 2 aprile 1978 che Romano Prodi e signora, Alberto Clò e consorte e altri otto amici dell’intellettualità bolognese praticarono in un giorno di pioggia in una casa dell’Appennino arrivando persino a modificare le indagini sul sequestro Moro. Come testimoniò proprio Prodi vennero evocati lo spirito di Giorgio La Pira, di Don Sturzo e De Gasperi. Fu però La Pira ad aiutare il gruppo muovendo il piattino che andò a segnare le lettere che formarono la parola “Gradoli”. Il gruppo avvisò il ministro degli Interni Cossiga che fece poi partire la perquisizione al lago di Gradoli e non in via Gradoli dove qualche traccia delle BR e di Moro rapito sarebbe stata trovata. Perché vi consigliamo La magia e il potere? Perché nell’attuale panorama saggistico dell’ovvio, Galli, oggi 92enne, rappresenta uno dei tanti liberi pensatori del secolo appena passato che ha esercitato la sua curiosità di accademico in totale libertà. Nel 2020 gli darebbero del complottista, ma leggerlo stuzzica comunque l’intelletto. Voto: a piacere, magari evocando lo spirito del Golem.