Cronaca

Coronavirus, dopo Roma anche gli Usa dichiarano l’emergenza sanitaria. Italiani rientreranno il 3 febbraio. Cina ammette i ritardi

LA CRONACA ORA PER ORA - Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha annunciato che arriverà lunedì in Italia un volo con una ottantina di italiani dalla città cinese focolaio del virus. Al loro arrivo, saranno sottoposti ad “un regime sanitario in un luogo dedicato”. Oltre alla coppia cinese portata ieri sera allo Spallanzani, ci sono altri due casi sospetti: negativo ai test l'operaio che aveva lavorato nell'albergo dove alloggiava la coppia

“Se fossero state adottate prima le misure di controllo rigorose, il risultato sarebbe stato migliore di quello attuale”. La Cina ammette i ritardi e lo fa per bocca del segretario del Partito comunista cinese di Wuhan, la città focolaio del virus. Un annuncio che arriva mentre l’emergenza coronavirus evolve con nuovi contagi e nel giorno in cui è arrivata la dichiarazione dello stato di emergenza da parte del governo italiano. Una decisione presa anche dagli Stati Uniti, come ha annunciato il ministro della sanità Alex Azar dopo una riunione della task force della Casa Bianca. Confermati i sei casi di coronavirus finora accertati negli Usa. Washington ha deciso il divieto d’ingresso a tutti i cittadini stranieri che sono stati in Cina nelle ultime due settimane e imporrà anche una quarantena di 14 giorni agli americani che tornano dalla regione cinese di Hubei, dove si trova Wuhan.

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha annunciato che arriverà lunedì in Italia un volo militare con una ottantina di italiani provenienti da Wuhan. Al loro arrivo all’aeroporto di Pratica di Mare (Roma), gli italiani saranno sottoposti ad “un regime sanitario in un luogo dedicato”. Sono circa 500 gli italiani, fa sapere la Farnesina, che hanno chiesto informazioni per rientrare. L’Italia assisterà i cittadini cinesi che vogliono rientrare in patria, dopo lo stop ai voli da e per la Cina che dovrebbe durare fino al 28 aprile. “Abbiamo deciso di creare una Unità Operativa speciale che si riunirà nelle prossime ore – ha spiegato Di Maio – L’Unità sarà sotto il coordinamento dell’Unità di Crisi della Farnesina, con i ministeri della Salute, delle infrastrutture e dell’Enac”. Di Maio ha spiegato nche “sono circa 10mila i contaminati dal Coronavirus, 213 sono i decessi, con un età media sopra i 75 anni, 210 sono i guariti. Quello che può far ben pensare è che 72 ore fa il rapporto tra decessi e guariti era di 2 a 1, mentre ora è alla pari”. Sarà un commissario straordinario a gestire l’emergenza Coronavirus: è una delle misure che sarà contenuta nell’ordinanza di Protezione Civile che verrà predisposta nelle prossime ore dal capo del Dipartimento Angelo Borrelli, che è stato nominato commissario da Conte su proposta del ministro della Salute.

Dichiarato lo stato di emergenza, stanziati 5 milioni – Oggi il governo ha dichiarato lo stato di emergenza: è la prima volta per rischi sanitari. L’esecutivo, guidato da Giuseppe Conte, ha deciso di stanziare 5 milioni per la gestione dell’emergenza, per una durata prevista di 6 mesi. Come ha confermato ieri sera il presidente del Consiglio la coppia cinese risultata positiva al test ora è ricoverata all’Istituto Spallanzani di Roma. Marito e moglie, di 67 e 66 anni, sono arrivati una settimana fa a Milano e hanno fatto tappa a Parma prima di ripartire per la Capitale, dove hanno sviluppato i sintomi della malattia. Le loro condizioni, come riferito in conferenza stampa dal personale dell’Istituto Spallanzani di Roma, “sono discrete”. Sono terminate intanto le operazioni di sbarco dei croceristi che erano a bordo della Costa Smeralda bloccata nel porto di Civitavecchia. L’Italia ha annunciato la chiusura del traffico aereo da e per la Cina: è il primo Paese a mettere in atto una misura del genere, ‘scavalcando’ le singole compagnie aeree. L’Enac invita tutti coloro che avevano già comprato un biglietto a rivolgersi alle compagnie aeree. “Le misure assunte – ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza – sono di carattere precauzionale e collocano l’Italia al più alto livello di cautela sul piano internazionale”.

L’epidemiologo: “Sars fece quattro o cinque casi e chi è costata miliardi” – La quarantena stretta per gli italiani che torneranno dalle zone colpite dall’epidemia di coronavirus “è una misura estrema, probabilmente non necessaria” afferma l’epidemiologo Donato Greco, che era direttore generale della prevenzione del ministero della Salute all’epoca della Sars, secondo cui potrebbe bastare una “sorveglianza a domicilio“. “Sappiamo che il virus è di tipo respiratorio, con un tempo di incubazione massimo di 14 giorni. I protocolli per questo tipo di malattie sono ben definiti, si possono riassumere nell’indicazione di ridurre il più possibile il contatto con le secrezioni emesse quando si respira e si parla, che hanno una ‘portata’ di 1,5-2 metri – spiega Greco -. In questo caso isolare i soggetti in assenza di sintomi è una misura estrema, di fatto la possibilità di trasmettere il virus è limitata. Potrebbe bastare una sorveglianza al proprio domicilio, a patto che ai primi sintomi ci sia un intervento immediato“. Secondo Greco è fortemente improbabile che ci siano molti casi in Italia e l’impatto sarà più di tipo mediatico ed economico. “La Sars ha fatto quattro o cinque casi in Italia – sottolinea – ma ci è costata centinaia di miliardi. L’impatto mediatico ed economico di queste malattie però è sempre molto maggiore di quello sanitario”.

In Italia – Sotto osservazione la comitiva di 18 cinesi che viaggiava insieme alla coppia risultata positiva al coronavirus: il pullman proveniva da Sorrento ed è stato fermato all’altezza di Cassino. Allo Spallanzani è stata ricoverata una terza persona: un operaio di 41 anni che aveva lavorato nell’hotel Palatino, dove soggiornava la coppia: il suo test è risultato negativo al coronavirus. Così come hanno dato esito negativo anche gli esami sulla bambina proveniente da Hong Kong, che soggiornava a Champoluc, in Valle d’Aosta.

Si attendono invece ancora i risultati di due casi sospetti in Italia: il primo è uno studente minorenne del trevigiano, rientrato con la madre da un viaggio in Cina con sintomi influenzali e febbre. Non è stato ricoverato, ma dimesso con l’obbligo di restare chiuso in casa, evitando il più possibile anche i contatti con i familiari, finché non arriveranno i risultati del tampone inviato allo Spallanzani di Roma. In Puglia invece è stata ricoverata in isolamento all’ospedale Vito Fazzi di Lecce una donna 43enne, residente a Ruffano, in Salento, rientrata lo scorso 18 gennaio da Wuhan. Ha febbre, tosse e difficoltà respiratorie. A Palermo i test hanno certificato che il turista cinese portato in ospedale è negativo.

Nel mondo – Sale il numero di contagi: 9.834 persone malate e 213 morti, tutti, al momento, entro i confini della Cina. La Commissione nazionale della Sanità cinese riferisce che 1.527 pazienti sono in condizioni critiche, mentre oltre 15mila persone sono sospettate di aver contratto il coronavirus. In Europa, fino a questo momento, si sono registrati 14 casi. Secondo gli esperti, il picco deve ancora arrivare: la rivista Nature sul suo sito ha elaborato possibili scenari relativi a Wuhan, la città focolaio: previsti da 39mila a 190mila casi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato l’emergenza sanitaria internazionale e diversi Paesi hanno iniziato a prendere contromisure: il Pakistan e la Corea del Nord hanno sospeso tutti i collegamenti con la Cina, la Russia ha sigillato il confine e gli Stati Uniti sconsigliano ai propri cittadini di mettersi in viaggio verso la regione per qualsiasi motivo, nonostante l’Oms non abbia previsto limitazioni in questo senso. Francia e Germania mettono in moto i piani per rimpatriare i propri cittadini rimasti bloccati a Wuhan.

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23.00 – Test negativo per la bambina in Valle d’Aosta
Hanno dato esito negativo i test per il coronavirus a cui è stata sottoposta la bambina di sei anni e mezzo proveniente da Hong Kong e in vacanza con i genitori a Champoluc, in Valle d’Aosta. “L’allarme è cessato”, spiega il commissario dell’Usl della Valle d’Aosta, Angelo Michele Pescarmona.

22.04 – Anche gli Usa dichiarano lo stato d’emergenza sanitario nazionale
Gli Stati Uniti dichiarano lo lo stato di emergenza sanitario nazionale a causa della diffusione del virus dalla Cina. Lo ha annunciato il ministro della sanità Alex Azar dopo una riunione della task force della Casa Bianca. Confermati i sei casi di coronavirus finora accertati negli Usa. “Il rischio per gli americani resta comunque basso”, ha detto Azar.

20.49 – Negativo ai test operaio che aveva lavorato nell’albergo di Roma dove alloggiava la coppia
“L’operaio romeno proveniente da Tivoli e trasferito in via precauzionale allo Spallanzani, dopo aver effettuato le opportune verifiche secondo i protocolli operativi, è risultato negativo al Coronavirus”. Lo rende noto l’assessorato alla Sanità della Regione Lazio. L’uomo lavora nell’hotel romano dove era alloggiata la coppia cinese positiva al Coronavirus.

20.41 – C’è la possibilità di requisire hotel e strutture in caso di necessità
Il commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus potrà requisire hotel o strutture ricettive in caso ci fosse la necessità di alloggiare cittadini di nazionalità cinese attualmente in Italia. E’ una delle ipotesi del piano che verrà messo a punto nelle prossime ore per prevenire ogni possibile rischio. L’ordinanza di Protezione Civile non sarà pronta prima di domani e conterrà anche l’indicazione di un soggetto attuatore che si dovrà occupare del rimpatrio dei cittadini cinesi presenti in Italia.

20.26 – Borrelli: “Sistema di prevenzione è in grado di gestire la situazione, nessuna paura”
“Il nostro paese ha messo in piedi un sistema di prevenzione che ci consente di gestire in modo assolutamente adeguato questa situazione, nessuna paura e nessun allarmismo”. Lo dice il commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus Angelo Borrelli al termine della prima riunione del Comitato operativo con il premier Conte. “Il nostro compito – aggiunge – sarà quello di coordinare una macchina complessa per fare ogni attività necessaria di prevenzione ed evitare così la diffusione del virus”

19.48 – Caso sospetto di coronavirus in Puglia
Caso sospetto di coronavirus in Puglia: si tratta di una donna 43enne, residente a Ruffano, in Salento. Lo conferma il capo dipartimento Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro. La donna è rientrata lo scorso 18 gennaio da Wuhan, in Cina. Nel pomeriggio è andata all’ospedale Vito Fazzi di Lecce con febbre, tosse e difficoltà respiratorie. Scattato il protocollo di sicurezza, la donna è stata portata a bordo di un’ambulanza al Policlinico di Bari dove è stata messa in isolamento.

19.23 – Presunto caso a New York, ma le autorità negano
Alcune zone del Queens hanno ricevuto un monito ad essere prudenti in caso di visita all’ospedale Elmhurst per un possibile caso di coronavirus. Lo scrive il Daily News. Il messaggio dice che un uomo asiatico di circa 50 anni è stato ricoverato in quell’ospedale con il virus cinese, ma il dipartimento sanità della città ha riferito di non avere per ora alcuna informazione su casi confermati di coronavirus a New York.

18.40 – L’ambasciata cinese: “Casi di intolleranza, restiamo uniti”. – “Negli ultimi giorni in Italia si sono verificati casi di intolleranza, sfociati persino in episodi di insulti e discriminazioni nei confronti dei cittadini cinesi. Esprimiamo la nostra più forte e assoluta denuncia e condanna di fronte a tali avvenimenti”. Lo sottolinea all’Ansa il portavoce dell’Ambasciata cinese in Italia. “Chiediamo quindi a tutti di mantenere la ragionevolezza di fronte al virus e di mettere in atto le precauzioni preventive senza alimentare il panico. Chiediamo alle autorità italiane di tutelare i diritti legittimi dei cittadini e delle comunità cinesi presenti in Italia. Questa improvvisa epidemia è una sfida non solo per la Cina, ma anche per il mondo intero. Se saremo tutti insieme, fiduciosi e risoluti, remando nella stessa direzione di fronte alle avversità, riusciremo certamente vincere questa battaglia contro l’epidemia”.

18.33 – I due turisti cinesi passati anche da Firenze – I due cittadini cinesi ricoverati allo Spallanzani di Roma sono passati anche da Firenze. Lo rende noto la Regione Toscana spiegando di aver ricevuto la “notizia ufficiale che i due cittadini cinesi ricoverati allo Spallanzani di Roma con positività al coronavirus sono passati da Firenze, dove hanno soggiornato due giorni. La Regione ha immediatamente attivato l’indagine epidemiologica, per individuare i possibili contatti a rischio (contatto stretto, ravvicinato e continuo)”.

18.02 – La Cina attacca gli Usa per allerta contro viaggi – La Cina attacca duramente gli Usa per l’allerta ai suoi connazionali perché evitino il Paese alle prese con l’epidemia del nuovo coronavirus o lo lascino quanto prima se già in visita. “Alcune parole e azioni di funzionari americani non sono fattuali e appropriate”, ha detto in una nota la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying. “Proprio mentre l’Organizzazione mondiale della sanità s’è espressa contro le restrizioni dei viaggi, gli Usa corrono in direzione contraria. Certamente un gesto non di benevolenza”.

17.39 – La Russia offre aiuto alla Cina – Il presidente russo Vladimir Putin ha inviato un telegramma al leader cinese Xi Jinping esprimendo “la disponibilità a prestare al popolo cinese amico i necessari aiuti” contro il diffondersi del nuovo coronavirus e Putin “ha fatto sapere che i dicasteri competenti russi sono orientati verso la più stretta cooperazione con le rispettive strutture cinesi allo scopo di superare quanto prima questo comune pericolo”.

17.12 – Esperto dell’Ecdc: “Test su passeggeri poco efficaci” – I test effettuati sui viaggiatori in arrivo dalla Cina non sono molto efficaci nel rilevare le persone affette da coronavirus. Lo afferma l’agenzia il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), secondo il quale l’efficacia dello screening sui passeggeri è “bassa”. Secondo Pasi Penttinen, esperto dell’Ecdc per le malattie infettive, “approssimativamente il 75 per cento dei casi provenienti dalle città cinesi colpite arriveranno a destinazione nel periodo di incubazione e rimarranno non rilevati, anche se l’efficacia dei test per rilevare i sintomi, sia in entrata che in uscita, fosse dell’80 per cento”.

16.21 – Cina ammette ritardi – I ritardi della Cina alla scoperta del coronavirus di Wuhan ha peggiorato lo stato dell’epidemia. “In questo momento mi sento in colpa, con rimorso e rimprovero”, ha detto Ma Guoqiang, segretario del Partito comunista cinese (Pcc) di Wuhan, la massima carica politica locale. “Se fossero state adottate prima le misure di controllo rigorose, il risultato sarebbe stato migliore di quello attuale”, ha aggiunto in un’intervista all’emittente statale Cctv, ammettendo per la prima volta i ritardi di fronte allo scoppio della crisi.

15.58 – Civitavecchia, terminate le operazioni di sbarco dei croceristi – Sono terminate le operazioni di sbarco dei crocieristi a bordo della Costa Smeralda che, nel tardo pomeriggio, lascerà il porto di Civitavecchia per raggiungere il porto di Savona. Lo rende noto l’Autorità di Sistema Portuale.

15.42 – Donna cinese residente a Frosinone allo Spallanzani – Una donna cinese residente a Frosinone è stata trasportata dal 118 in ambulanza allo Spallanzani di Roma. La donna è stata prelevata direttamente nella sua abitazione e portata a Roma per essere sottoposta al test del Coronavirus.

14.55 – Dieci milioni euro dalla Ue per la ricerca – La Commissione Europea destinerà 10 milioni di euro tratti dal programma Horizon 2020 a sostenere la ricerca sul coronavirus identificato in Cina. L’esecutivo ha lanciato una domanda di manifestazioni di interesse per progetti di ricerca che migliorino la comprensione del virus e contribuiscano ad una gestione clinica più efficiente dei malati, o contribuiscano a migliorare la preparazione delle autorità sanitarie pubbliche.

14. 45 – Bimbo contagiato in Germania – C’è un primo bambino contagiato dal coronavirus in Germania. Lo ha reso noto il ministero della Salute del Land della Baviera. Si tratta del figlio di un dipendente della ditta Webasto di cui ieri era stato annunciato il contagio. Finora in Germania i casi confermati sono sei, tutti collegati all’impresa bavarese che aveva ospitato una donna cinese risultata poi affetta dal virus una volta rientrata nel suo Paese.

13.59 – Verifiche sui passeggeri che erano sul volo dei due turisti cinesi – Nell’ambito della sorveglianza sanitaria scattata ieri sera dopo il caso accertato di Coronavirus dei due turisti cinesi sono in corso verifiche per risalire a chi ha avuto contatti diretti con la coppia. Nell’ambito degli accertamenti anche chi si trovava sul volo atterrato a Malpensa il 23 su cui viaggiava la coppia e l’altra comitiva di turisti cinesi.

13.57 – Assessore regionale della Lombardia: “Non hanno fatto tappa a Milano” – Non hanno fatto tappa a Milano i due turisti cinesi risultati positivi al nuovo coronavirus, atterrati all’aeroporto internazionale di Malpensa e ricoverati all’Istituto Spallanzani di Roma. “L’assessore al Welfare Giulio Gallera, interpellato dal vice capogruppo della Lega, Andrea Monti, in diretta su Telelombardia – riferiscono dal Carroccio – ha smentito la notizia che i due contagiati dal coronavirus abbiano fatto tappa 2 giorni a Milano”.
“L’assessore ha fatto chiarezza sul fatto”, sottolinea Monti: “I due contagiati hanno fatto scalo e sono ripartiti immediatamente per Verona“. Quanto alle procedure di controllo a Malpensa, precisa, “sono gestite direttamente dal ministero”.

13.51 – Due casi in Russia – Due casi di persone infette con il nuovo coronavirus sono stati individuati per la prima volta anche in Russia: lo ha annunciato la vice premier Tatiana Golikova. Lo riferiscono le agenzie di stampa russe.

13:45 – Nuovo caso in Germania. Un quinto caso di infezione da coronavirus è stato riscontrato in Baviera: anche questo paziente, come i precedenti quattro, è un dipendente del concessionario automobilistico Webasto, con sede a Starnberg.

13:10 – “L’operaio ricoverato non è entrato in contatto con la coppia cinese”. “Non ci deve essere nessun allarmismo. L’uomo, che nella notte è stato trasferito dall’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli allo Spallanzani, non è mai entrato in contatto con i due soggetti che sono risultati positivi”. La Regione Lazio ha smentito così ogni collegamento tra l’operaio ricoverato e la coppia di turisti cinesi. “Il virus si trasmette per stretto contatto diretto: la Asl di competenza Roma 5 ha rispettato le procedure operative previste e lo ha trasferito esclusivamente a scopo precauzionale. La situazione non desta preoccupazione”.

12:36 – “La coppia viaggiava in auto”. Emergono nuovi dettagli sugli spostamenti dei due turisti cinesi contagiati dal coronavirus: dopo essere arrivati a Milano avrebbe fatto solo una tappa intermedia a Parma. Lì, secondo quanto si è appreso, avrebbero affittato una macchina per raggiungere Roma. Perciò non erano insieme al resto della comitiva, che ha raggiunto Roma più tardi, dopo aver fatto tappa a Verona e in costiera amalfitana. Dopo Parma, probabilmente, non hanno mai viaggiato su mezzi di trasporto collettivo come pullman e treni.

12:00 – Terzo caso sospetto a Roma. Un’altra persona è stata ricoverata allo Spallanzani per effettuare i test per il coronavirus: si tratta di un operaio di origini romene di 41 anni. Ieri intorno alle 5 del pomeriggio si è presentato al pronto soccorso di Tivoli con febbre alta e tosse: una volta accertato che l’operaio aveva lavorato all’hotel Palatino, un’infermiera ha contattato lo Spallanzani per attivare la proceduta d’emergenza prevista in questi casi.

11:50 –
Iss: “Poco probabili altri contagi”. La camera dell’albergo di Roma dove soggiornavano i due turisti cinesi è stata decontaminata della Asl, a differenza di quanto dichiarato poche ore prima dal direttore dell’albergo. La camera era stata sigillata due sere fa quando la coppia è stata soccorsa in ambulanza. “È poco probabile che ci siano stati contagi dai cinesi ricoverati allo Spallanzani di Roma, positivi al nuovo coronavirus – ha detto Gianni Rezza, direttore Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità – La probabilità che durante il loro viaggio in Italia abbiano trasmesso ad altri il virus “è bassa, anche se non si può escludere del tutto”.

11:20 – Il Cdm dichiara lo stato d’emergenza. È terminata a palazzo Chigi, dopo un’ora, la riunione del Consiglio dei ministri per la dichiarazione dello stato di emergenza: “È una semplice presa d’atto della scelta dell’Oms – ha dichiarato dichiara il ministro della Salute Roberto Speranza – Le misure assunte sono di carattere precauzionale e collocano l’Italia al più alto livello di cautela sul piano internazionale”. Lo stato d’emergenza consente di velocizzare l’organizzazione degli strumenti per affrontare gli eventuali casi di diffusione del coronavirus, spiegano dal ministero della Salute: i contenuti della delibera saranno stilati sia dalla Protezione civile che dal ministero. La somma messa a disposizione dal Consiglio dei ministri consente anche di affrontare possibili spese: dal reclutamento di un numero maggiore di medici ai mezzi per il trasporto di casi sospetti.

10:54 – Due casi in Uk. Due casi di coronavirus sono stati confermati nel Regno Unito, i primi confermati nel Paese. Lo riferisce la Bbc citando fonti mediche. Si tratta di membri della stessa famiglia, che sono al momento sottoposti a trattamenti sanitari. Nelle scorse settimane decine di persone erano state sottoposte al test, tutte con esito negativo.

10:45 – La Germania avvia il rimpatrio L’aviazione militare tedesca inizierà questa mattina le operazioni di evacuazione dei tedeschi che si trovano nella provincia del Hubei in Cina. Il volo partirà da Colonia-Wahn e dovrebbe atterrare alle 20, ora locale, all’aeroporto di Wuhan, per imbarcare circa 90 passeggeri, che al rientro saranno alloggiati in caserme militari per il periodo di quarantena.

10:30 – Spallanzani: “Non ci sono altri contagi”. Il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito, intervistato da Radio Capital, ha rassicurato i cittadini: “Il rischio reale di trasmissione si verifica con persone sintomatiche. Appena i due turisti hanno avuto i sintomi sono state seguite tutte le procedure. Siamo quasi del tutto tranquilli che non ci siano stati altri contagi”. Ippolito ha poi fatto il punto sulle condizioni dei due turisti cinesi: “Sono in buone condizioni, sono giovani, con un quadro da normale influenza”. Per questa infezione, spiega, non c’è cura, perciò i pazienti vengono trattati con farmaci sintomatici esattamente come per l’influenza e resteranno isolati per qualche giorno”. Ippolito ha aggiunto che tutte le misure sono state messe in campo tempestivamente. “Ci aspettavamo questi casi, eravamo preparati. Li abbiamo identificati precocemente e isolati”.

10:25 Iniziato il Cdm. È iniziata a palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei ministri che ha all’ordine del giorno la dichiarazione dello stato di emergenza dopo l’accertamento di due casi di coronavirus a Roma.

10:05 “Italiani rimpatriati il 2 febbraio”. L’aereo che dovrà rimpatriare i cittadini italiani bloccati dall’epidemia di coronavirus a Wuhan è atteso domenica mattina 2 febbraio. Lo prevede l’ultima bozza del piano concordato con le autorità cinesi, secondo cui la ripartenza avverrà dopo due ore, in base a varie fonti sentite dall’Ansa.

9:45 L’hotel: “Erano in tre”. “Questi clienti parlavano esclusivamente cinese, i contatti erano limitati. Erano in tre ma la terza persona non so se è stata ricoverata, non so chi sia. Loro erano moglie e marito, erano qui per turismo”, ha detto il direttore Enzo Ciannelli, direttore dell’Hotel Palatino dove soggiornava la coppia cinese. La struttura, spiegano, ha avuto diverse disdette. “Non abbiamo previsto la decontaminazione perché c’è nessun pericolo di contagio, non è necessaria”.

9:10 “Condizioni stabili per la comitiva”. La coppia ricoverata allo Spallanzani è in condizioni stabili, fa sapere il direttore sanitario della struttura. Altri 18 cittadini cinesi sotto osservazione, perché facevano parte dello stesso gruppo della coppia in vacanza a Roma. Non si trovano in quarantena, precisano, ma vengono tutti sotto osservazione. “Le loro condizioni sono buone, ma voglio rassicurare che l’ospedale è operativo e non chiuso come scritto da qualche giornale” ha precisato il direttore Francesco Vaia. Lo Spallanzani è comunque blindato ai giornalisti, gli ingressi sono presidiati dalla Polizia e dai vigilantes, e sono poche le persone che entrano o escono dall’ingresso principale.

9:00 Corea del Nord e Pakistan interrompono i collegamenti. Chiusi “in via temporanea da oggi tutti i collegamenti aerei e ferroviari con la Cina” a causa del rischio di contagio del coronavirus. La mossa di Pyongyang è in linea con le misure adottate nei giorni scorsi, tra cui il forte rafforzamento dei controlli alla frontiera, mentre era rimasti ancora operativi alcuni collegamenti. Il peggioramento degli scenari in Cina ha portato all’ulteriore stretta. Anche il Pakistan ha sospeso i voli da e per la Cina, e la compagnia di bandiera marocchina, Royal Air Maroc, ha cancellato la tratta Casablanca-Pechino, inaugurata due settimane fa, per via del “forte calo della domanda”.

8:45Atterrato l’ultimo aereo dalla Cina a Fiumicino. All’aeroporto di Malpensa è atterrato un volo proveniente da Shanghai, uno degli ultimi autorizzati ad atterrare dopo il blocco imposto dal governo, insieme a un volo da Pechino. Prima dello sbarco a tutti i passeggeri è stata misurata la temperatura per due volte. I medici in tuta e mascherina hanno consegnato loro un vademecum e richiesto a tutti di compilare una scheda con residenza e spostamenti passati e futuri per ‘tracciare’ i passeggeri in caso di futuro contagio. Ivan, imprenditore vinicolo 34enne appena tornato in Italia con la moglie cinese, racconta che in Cina: “i controlli sono pazzeschi, misurano la febbre anche per entrare in banca, nei negozi. Rispetto alla mobilitazione del 2003, per la Sars, questa è più importante”.

8:00 Sbarco dei passeggeri della nave da crociera. Sul molo 12 del porto di Civitavecchia decine di pullman fanno avanti e indietro per trasferire i croceristi.”A bordo c’è stata la massima tranquillità e hanno gestito le cose bene – racconta Filippo Rossi, un uomo di Monterotondo, in provincia di Roma, che è stato tra i primi a lasciare la nave – c’è stata però preoccupazione anche perché si sono rincorse tante voci fino all’ultimo e le informazioni le avevamo solo da fuori”. Nelle ultime ore i passeggeri si erano lamentati per la mancanza di informazioni. “Io abito a Roma, venti minuti e sono a casa – ha detto uno dei passeggeri scesi a terra – Penso a quelli che non hanno questa fortuna e ancora di più a quelli di La Spezia, ai quali è saltata la tappa”.

06:30 Gli Stati Uniti sconsigliano i viaggi. Washington ha chiesto ai propri cittadini di non mettersi in viaggio verso la Cina, per nessun motivo: l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato l’emergenza globale per il coronavirus, ma senza prevedere limitazioni ai viaggi. Il numero di casi è aumentato di oltre dieci volte in una settimana,e i Paesi limitrofi prendono contromisure: La Russia ha sigillato le frontiere, mentre il Giappone ha vietato l’ingresso alle persone infette.

01:00 – Rimpatri in Francia. L’aereo inviato da Parigi per rimpatriare circa 200 francesi è partito poco fa dall’aeroporto di Wuhan, epicentro dell’epidemia. L’aereo militare atterrerà dopo circa 12 ore e mezza di volo a Istres, nel sudest della Francia, hanno dichiarato membri della delegazione ufficiale francese sul posto. I rimpatriati saranno poi confinati per 14 giorni in un centro vacanze a Carry-le-Rouet, vicino a Marsiglia.