Capitoli

  1. Deniz Naki, la storia del calciatore curdo che combatte per la libertà tra squalifiche a vita in Turchia e attentati in autostrada in Germania
  2. La porta d’argento
  3. Tra Neuer e il Pkk
  4. La Nazionale che non c’è
  5. Azadî
Calcio

Deniz Naki, la storia del calciatore curdo che combatte per la libertà tra squalifiche a vita in Turchia e attentati in autostrada in Germania

I suoi genitori fuggirono dalla Turchia e trovarono riparo in Germania. Lì, il 30enne curdo-tedesco ha iniziato la sua discreta carriera, giocando poi in Bundesliga e quindi nella Süper Lig turca. Dove ha sempre parlato della sofferenza del suo popolo, si è schierato contro Erdogan e non ha mai ritrattato. Fino a rimediare una squalifica a vita e una condanna a 18 mesi di reclusione. Al rientro in Germania, dopo un'aggressione ad Ankara, gli spari contro la sua vettura

Azadî in curdo significa libertà. È una di quelle belle parole che potremmo incontrare fra le rime di un poeta persiano e che invece campeggia sull’avambraccio di un ragazzo dai capelli corti e la barba ispida. Il suo nome è Deniz Naki e nella sua vita ci sono tante cose. Ci sono due genitori che fuggono dalla Turchia e trovano riparo in Germania. Ci sono il calcio e una discreta carriera tra Bundesliga e Süper Lig. Ci sono i tifosi e gli avversari. Ma ci sono anche l’Isis, il Pkk e le bombe su Afrin. Ci sono una squalifica a vita e un attentato in autostrada rimediati per aver parlato troppo, per essersi schierato apertamente contro Erdogan e contro il governo turco senza mai ritrattare, anzi. Questa è la storia di Deniz Naki, il calciatore curdo che combatte per la libertà.