Società

Lucca Comics, la sinistra si sdegna per i ‘nazisti’ ma non per i lavoratori sottopagati. Sicuri sia ancora sinistra?

di Lorenzo Giannotti

Al Lucca Comics & Games, importante fiera internazionale dedicata al mondo dei fumetti e dei videogiochi, un gruppetto di ragazzi che si travestono da nazisti suscita lo sdegno e la reazione netta del Comune e dell’ente organizzativo dell’evento. Alessandro Tambellini, sindaco di Lucca in quota centrosinistra (Pd) dal 2012, non si fa attendere: “L’accaduto non è in alcun modo in relazione con il festival, né con le community cosplay, né con alcuna rievocazione storica. Nessun evento della manifestazione, nessun partner, nessuna attività collaterale è coinvolta in questo gesto dei ragazzi. Il pubblico presente ha immediatamente condannato il gesto e la security li ha prontamente allontanati dall’area, senza l’intervento delle forze dell’ordine, comunque già allertate. Ricordiamo inoltre che il tema a cui è dedicato il festival quest’anno è Becoming Human, un forte richiamo a riscoprire il nostro lato umano, alla valorizzazione della vicinanza, dei sentimenti e della tolleranza”.

Un travestimento abietto, sicuramente non adatto e censurabile, anche se i ragazzi forse non hanno agito con dolo, ma solo con poca lungimiranza e attenzione. Comunque giusta la presa di posizione del comune di Lucca e del sindaco. Sempre all’interno del solito evento va in scena un diverso tipo di barbarie: ragazzi e ragazze che si trovano a lavorare, consentendo il regolare svolgimento della manifestazione, con paghe che oscillano dai 4,60 ai 3,40 euro all’ora, 10 ore di lavoro notturno retribuite sì e no 34 euro, totale assenza di servizi igienici riservati e neanche l’ombra di un buono pasto. Le paghe orarie sono vertiginosamente diminuite nel corso degli anni fino ad arrivare a livelli inaccettabili e che non dovrebbero esistere in un paese civile, proprio come non dovrebbero esistere ragazzini agghindati da SS.

Cosa ne pensano il sindaco e il comune di Lucca dei loro ragazzi pagati una miseria, con cifre indecenti, per lavorare a un grande e importante evento della propria città? Un esempio plastico di come la sinistra faccia fatica a parlare dei lavoratori e dei loro diritti. Una dimostrazione concreta di come la sedicente sinistra italiana abbia abbandonato il tema dei diritti dei lavoratori a vantaggio dei diritti civili: meritori, nobili, lodevoli, ma che da soli non bastano. Poi ci si stupisce se gli operai votano Matteo Salvini, almeno lui ha il buon cuore di farsi chiamare destra. La sinistra ricominci a condurre le battaglie per cui è nata, altrimenti la smetta di usurpare quel nome.

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