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Cile, continuano scontri e incendi a Santiago: 10 morti. Il presidente Piñera: “Siamo in guerra”

Due persone sono morte carbonizzate durante il saccheggio a un grande magazzino di materiali per l’edilizia e il bricolage, durante il quale si è sviluppato un incendio. Con queste – rileva la testata cilena Bio Biosalgono a dieci le vittime di cui sia ha notizia dall’inizio delle proteste (il governo, al momento, ne ha confermate sette). L’incendio si è verificato alla filiale della Costrumart di La Pintana, nella regione metropolitana. Due persone sono morte in un incendio del supermercato a San Bernardo, cinque in una situazione simile a Renca e un’altra a Santiago.

Siamo in guerra contro un nemico potente e implacabile, che non rispetta nulla o nessuno”. A dirlo il presidente cileno, Sebastián Piñera, condannando nuovamente le violenze avvenute durante le proteste di questo fine settimana contro l’aumento delle tariffe. Piñera, durante un incontro con i media, ha insistito sul carattere ‘”organizzato” delle proteste sottolineando che “unico scopo” dei responsabili “è quello di causare il maggior danno possibile”. Il capo dello Stato ha invitato a distinguere tra i violenti e quanti esercitano “il legittimo diritto di protestare”, ma ha anche sottolineato che i militari, quasi 10mila quelli dispiegati nel Paese, hanno il sostegno del governo e “della stragrande maggioranza dei cileni”.