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Afghanistan, attacchi kamikaze al comizio del presidente Ghani e a Kabul: ‘Almeno 48 morti’. I talebani rivendicano entrambi gli attentati

Un kamikaze si fa esplodere su una moto nella città di Charikar, nella provincia di Parwan in occasione di una manifestazione elettorale del presidente. Poco dopo, attentato suicida nella capitale vicino a una base militare e all’ambasciata americana

A undici giorni dalle elezioni presidenziali un duplice attentato ha mietuto decine di vittime in Afghanistan. Almeno 26 persone sono state uccise da un attacco suicida durante un comizio elettorale del presidente Ashraf Ghani nella città di Charikar, nella provincia di Parwan, a nord di Kabul. Secondo alcune fonti a entrare in azione sarebbe stato un kamikaze a bordo di una motobomba.

Poco dopo, nella capitale in un attentato suicida vicino a una base militare e all’ambasciata americana hanno perso la vita almeno 22 persone. “Il bilancio include donne e bambini”, si legge in una nota del ministero dell’Interno, secondo il quale tra i morti ci sono sei militari delle forze di sicurezza. Un giornalista dell’Afp nel vicino ospedale di Wazir Akbar Khan riferisce di aver visto circa una dozzina di vittime ferite e un testimone ha riferito all’agenzia di aver visto corpi in strada.

I talebani avevano in precedenza rivendicato entrambi gli attacchi. Il portavoce talebano Zabihullah Mujahid ha fatto sapere che l’attacco alla manifestazione elettorale di Ghani è stato deliberatamente mirato a far saltare le elezioni del 28 settembre. “Abbiamo già avvertito la gente di non andare ai raduni elettorali”, ha scritto in una nota.

Il duplice attentato arriva a pochi giorni dalla decisione di Donald Trump di annullare la conferenza di pace organizzata dagli Stati Uniti a Camp David con i rappresentanti dei talebani, con i quali Washington portava avanti da mesi una trattativa per favorire la stabilizzazione del Paese.