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Crisi governo, Di Stefano (M5s): “Pronti al voto ma dopo taglio parlamentari. Salvini? Pagherà, come è successo a Renzi e a Berlusconi”

Noi del M5s siamo assolutamente pronti al voto, ma la prima cosa che si deve fare, per rispetto degli italiani, è il taglio dei parlamentari. Sono stati già fatti tre passaggi parlamentari e manca solo il quarto, che si fa in due ore d’Aula perché non si può neanche emendare”. Così il sottosegretario M5s agli Esteri, Manlio Di Stefano, risponde al giornalista di Radio Radicale, Lanfranco Palazzolo, sugli intenti dei 5 Stelle nel corso della crisi del governo.

E spiega: “L’obiettivo primario è quello di tagliare 345 parlamentari, che ci costa circa 300mila euro al giorno. Poi possiamo votare anche subito dopo, noi non abbiamo mai avuto paura di chiedere il parere degli italiani. Perché il taglio dei parlamentari è la nostra priorità e non il blocco dell’aumento dell’Iva o altri problemi dell’economia? Su quei temi ci stavamo già lavorando e li avremo affrontati, ma, dopo che Salvini ha innescato una crisi di governo, non c’è ad ora la possibilità di lavorarci, perché la manovra è prevista per dicembre. Al taglio dei parlamentari, invece, mancano solo due ore di Aula – continua – E’ quindi un obiettivo raggiungibile anche subito, contemporaneamente alla crisi di governo. Per tutto il resto, bisogna citofonare alla Lega. La manovra purtroppo può essere realizzata solo in esercizio provvisorio e quindi causerà l’aumento dell’Iva. Purtroppo la Lega in questo modo ha bloccato anche la riforma sull’acqua pubblica, sulla giustizia, sul salario minimo”.

Di Stefano smentisce che ci sia stata un’apertura di Beppe Grillo a una deroga sul terzo mandato parlamentare per i 5 Stelle: “Io non so Grillo cosa possa dire o pensare, ma sinceramente a nessuno di noi interessa questo argomento. Governo istituzionale con Renzi se vota il taglio dei parlamentari? Abbiamo già detto apertamente che dopo quel voto non ci interessa nulla. Se il Pd è disponibile a votare la nostra proposta, fa un favore prima di tutto agli italiani. Il nostro appello è a tutte le forze politiche perché votino il taglio dei parlamentari”.

Il parlamentare pentastellato, infine, rivendica la mozione contro il Tav e aggiunge: “Allo stato attuale, quello che vedo è, da un lato, un Di Maio che cerca di tenere saldi i principi fondamentali della democrazia di un Paese e, dall’altro lato, un Salvini che chiede i pieni poteri per un anno o, peggio ancora, che vuole andare al governo per i prossimi dieci anni. Ci manca solo che dica: ‘Aboliamo le elezioni’. Quello di Salvini è un delirio di onnipotenza, ma, da cittadino prima che da politico, credo che lo pagherà, perché i deliri di onnipotenza li abbiamo già visti con Berlusconi e con Renzi. E non è un caso che Berlusconi e Renzi abbiano sempre fatto abbastanza comunella con Salvini. Lui è affetto dallo stesso male e lo pagherà anche lui”.