Per combattere la rivendita attraverso canali non ufficiali di biglietti a prezzi gonfiati, dal primo luglio 2019 per i grandi eventi dal vivo oltre cinquemila persone, è obbligatorio che sui biglietti ci sia nome, cognome, luogo e data di nascita di chi acquista materialmente fino a 4 biglietti (che deve essere presente all'ingresso con gli altri tre partecipanti)
Riflettori puntati sulla legge 145, approvata lo scorso dicembre, che forse ai più non dice nulla, ma è in realtà molto importante sia per l’industria della musica dal vivo, sia per chi è appassionato di concerti e acquista i biglietti. Per combattere la rivendita attraverso canali non ufficiali di biglietti a prezzi gonfiati, il cosiddetto fenomeno del “secondary ticketing”, dal primo luglio 2019 per i grandi eventi dal vivo previsti per oltre cinquemila persone, è obbligatorio che sui biglietti ci sia nome, cognome, luogo e data di nascita di chi li ha acquistati. Valida anche fino a tre accompagnatori. Per intenderci sono concerti da oltre 5mila persone quelli negli stadi, nei nei palasport, in alcuni grandi teatri e molti degli eventi estivi in location da grandi capienze, ne sono quindi toccati tutti i big della musica italiana, per citarne solo alcuni: Vasco, Cesare Cremonini, Ligabue, Lorenzo Jovanotti, Tiziano Ferro, Laura Pausini, Alessandra Amoroso, Ultimo, Renato Zero, Fedez, fino a star internazionali come i Muse, Coldplay, U2, Metallica, Bruce Springsteen, Beyoncè. Tutti grandi nomi che (quasi sempre) programmano tour in luoghi che oltrepassano i 5mila posti di capienza.