Capitoli

  1. Concerti, biglietti nominali obbligatori dal primo luglio: ecco cosa cambia con la nuova legge
  2. LE CONSEGUENZE
  3. LA LEGGE 145 IMPONE I BIGLIETTI NOMINALI E PENE SEVERE 
  4. COME SI ACQUISTANO I BIGLIETTI NOMINALI
  5.  ASSOMUSICA SUL PIEDE DI GUERRA: “NO NOMINALE, NO SECONDARY” 
Musica

LE CONSEGUENZE - 2/5

Per combattere la rivendita attraverso canali non ufficiali di biglietti a prezzi gonfiati, dal primo luglio 2019 per i grandi eventi dal vivo oltre cinquemila persone, è obbligatorio che sui biglietti ci sia nome, cognome, luogo e data di nascita di chi acquista materialmente fino a 4 biglietti (che deve essere presente all'ingresso con gli altri tre partecipanti)

Tutto ciò comporta controlli serrati fuori dai luoghi dell’evento attuati dal personale preposto, che ha l’obbligo di controllare i documenti di identità degli spettatori. Soddisfazione da parte del deputato Sergio Battelli del Movimento 5 Stelle (presidente della Commissione Politiche Ue alla Camera), primo firmatario della legge, e dalle Associazioni dei consumatori, che vedono così uno spiraglio di luce nel caotico mondo del secondary ticketing. Sul piede di guerra, invece, gli organizzatori degli eventi live che vedono la norma non efficace, costosa e non idonea per combattere i bagarini.

Cosa succede nell’atto pratico? Un esempio si è avuto già in occasione della tappa italiana del tour internazionale di Ed Sheeran lo scorso 16 giugno allo Stadio Olimpico di Roma, dove, ancora prima che diventasse obbligatorio, si sono tenute le prime “prove tecniche” per i biglietti nominali. L’entourage del cantautore, infatti, ha voluto che venisse applicata questa regola per il concerto romano. Il risultato? Qualche piccola fila al ritiro dei biglietti, e certamente molto personale in più – rispetto al normale – impiegato per controllare i documenti agli ingressi.