Capitoli

  1. Cannabis light, i prodotti a rischio e i danni economici: ecco le sei conseguenze della sentenza della Cassazione
  2. Legge del 2016: cosa prevede
  3. Cosa dice la sentenza della Cassazione
  4. Prodotti e negozi a rischio?
  5. Gli effetti dell'erba light
  6. Il mercato: trend sempre in crescita
  7. Salvini diceva: “Chiudiamoli tutti”
Giustizia & Impunità

Gli effetti dell'erba light - 5/7

La sentenza dice che è vietata la vendita di oli, resina, inflorescenze e foglie di marijuana sativa perché la norma sulla coltivazione non li prevede tra i derivati commercializzabili, a meno che questi prodotti siano in concreto “privi di efficacia drogante”. È questo il passaggio che, in attesa delle motivazioni, lascia il punto interrogativo sulla futura vendita

Come già detto, la cannabis depotenziata ha al suo interno bassissime percentuali di Thc, la sostanza che produce l’effetto psicotropo, con effetti come sensazione di euforia, aumento dell’appetito, prostrazione, rilassamento, percezioni uditive alterate e disorientamento nello spazio e nel tempo, che possono durare anche ore. Azzerato, o quasi, questo principio, resta invece uno degli altri elementi principali della marijuana, il Cbd (cannabidiolo) che non ha effetti stupefacenti, ma serve ad evitare gli effetti collaterali e prolunga gli effetti analgesici del Thc. Le percentuali di Cbd contenute nella cannabis light possono variare, ma in generale non devono superare il 4%. Gli effetti si discostano molto da quelli del classico spinello, e più che altro sono benefici per l’organismo. Secondo gli esperti, infatti, la cannabis light ha effetti miorilassanti, antiepilettici, antinfiammatori e antiossidanti. Resta, in parte, la sensazione di tranquillità dovuta alle percentuali residue di Thc.